L’adattamento teatrale italiano de La Donna Che Sbatteva Nelle Porte è uno spettacolo a cui, ovviamente, teniamo molto. Avevamo già intervistato il regista e autore della drammaturgia, Giorgio Gallione, e avevamo riportato le nostre impressioni sullo spettacolo.
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Lo spettacolo è tornato in pista per la nuova stagione e abbiamo avuto modo di vederlo di nuovo, in una serata che è stata sicuramente particolare non solo per chi scrive, ma anche e soprattutto, ovviamente, per Giorgio Gallione e Marina Massironi stessi, che hanno visto la loro creatura passare brillantemente l’esame di Roddy Doyle, accompagnato dall’agente John Sutton e dal vertice della casa editrice Guanda.
Buongiorno Marina, grazie per la disponibilità e, ancora, grazie per la performance a cui abbiamo assistito a Genova.
Iniziamo subito parlando di teatro: dopo innumerevoli ruoli comici, e di successo, la troviamo in un ruolo decisamente tragico. Questo l’ha spaventata? Ha pensato a come avrebbe reagito il ‘suo’ pubblico? Di certo le problematiche della ‘stelassa’ di Cotti e Magnati sono ben diverse da quelle di Paula, e Franco Mancini più malleabile di Charlo Spencer…
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Certo che mi ha spaventata, mi ha terrorizzata! Ma sapevo di avere dalla mia un bellissimo testo, necessario, urgente direi, e un regista che sarebbe stato sicuramente un faro e una certezza di qualità. E non ho detto niente a Franco Mancini…
Catapultata in un libro irlandese, di uno dei più famosi autori irlandesi. Aveva già letto qualcosa di Doyle? ‘Conosceva già’ Paula? Da associazione che si occupa di cultura irlandese non possiamo non chiederle se legge e apprezza altri scrittori irlandesi su cui, magari, le piacerebbe anche avere la possibilità di lavorare? Magari mettiamo una pulce nell’orecchio a Gallione…
Avevo visto i film ( The Commitments, The Van, The Snapper) e avevo letto Paddy Clarke Ah Ah Ah! e Dentro la Foresta. Mi era sfuggita proprio Paula, ci ha pensato Gallione a farmela conoscere. Un uomo che mi propone il romanzo (anzi due) scritto da un uomo su un personaggio decisamente femminile!
Per quanto riguarda altri scrittori irlandesi, ho letto con piacere Le Ceneri di Angela e Che Paese l’America di Frank McCourt ( in realtà americano di origini irlandesi ). E Il Viaggio di Felicia di William Trevor. Ma il primo incontro è stato con James Joyce, credo a scuola, con Gente di Dublino. Casualmente ho appena comprato La Sposa Irlandese di Maeve Brennan: dopo tutti questi autori maschi voglio leggere una donna.
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Che cosa l’ha colpita del personaggio-Paula? Ci sono elementi del personaggio in cui, in qualche modo, si riconosce? Paula è ‘una irlandese’ che l’ha costretta a pensare in maniera diversa al personaggio, o è semplicemente una donna di cui raccontare la storia?
Il fatto che Paula sia irlandese ci aiuta a comprendere le sue origini, il suo personale vissuto e a differenziarla da un’altra donna. A costruire il personaggio. Ma tutto ciò che vive e ci racconta è di portata assolutamente universale. L’amore, il riscatto, la paura, la vergogna, il coraggio, la fragilità: possiamo sentirli tutti nostri, senza riferimenti a tempo, età, ceto sociale… Senza nemmeno, oserei dire, differenza di sesso. Ed è impossibile non trovare in Paula qualche elemento in cui riconoscersi.
Gallione ci ha detto che per la parte ha pensato subito a lei: se le chiediamo il perché, lei che cosa ci risponde?
Che dovete chiederlo a lui.
La nostra associazione si occupa appunto di Irlanda e cultura irlandese, molti Italiani hanno con ‘l’Isola di Smeraldo’ un rapporto particolare. Per lei è così, o l’incontro con l’Irlanda per ora è stato solo professionale? Magari proprio Paula la sta indirizzando verso un viaggio a Dublino..?
Per ora è stato un incontro professionale, ma l’Irlanda è una delle mete europee che avrei già visitato se il mio desiderio di viaggio non mi avesse portato sempre molto più lontano, via dall’Europa.
Abbiamo notato accanto a lei sul palco, per così dire, un ‘altro’ personaggio: la musica, che è importantissima anche nel testo originale. Ha messo qualcosa di speciale nel suo lettore mp3 affrontando il personaggio Paula? La musica che piace a Paula è anche la sua, oppure? E… Ci sono Irlandesi, sul suo mp3 player?
Avevo cercato un po’ di notizie sulla musica pop di quel periodo ed ero incappata in un gruppo femminile: The Nolans. Mi piaceva pensare che Paula le ascoltasse alla radio. Chi lo sa. Nel mio Iphone non mancano gli U2. Li ascolto spesso. Apprezzo anche Enya, i Chieftains e i Cranberries, anche se li ascolto meno di frequente.
Che cosa si aspetta da Paula, da questo spettacolo? E, anche lei come noi spera che Gallione affronti anche il seguito de La Donna Che Sbatteva Nelle Porte? La vedremo magari, di nuovo, dublinese..?
Non mi aspetto mai niente, da nessun lavoro, da nessun progetto. Ci credo, lo affronto onestamente e spero di comunicare qualcosa di buono, qualcosa da portarsi a casa.
In questo caso, spero che il pubblico pensi a Paula di tanto in tanto.
Cogliamo l’occasione per ringraziare Manuela Martinez dell’ufficio stampa della Fondazione Teatro dell’Archivolto, che ci ha aiutato e supportato nelle nostre trasferte genovesi mettendoci a disposizione i materiali per gli articoli, i contatti e… tantissima professionalità e cortesia.
Terminiamo con le date dello spettacolo per questa stagione:
13 dicembre Pavia Teatro Fraschini
15 dicembre Camaiore (LU) Teatro dell’olivo
16 dicembre Città di Castello (PG) Teatro degli Illuminati
9 gennaio Pergine Valsugana (TN) Teatro Don Bosco
10 gennaio Casalgrande (RE) Teatro De Andrè
11 gennaio Alessandria Teatro Politeama
12 gennaio Boretto (RE) Teatro del Fiume
13 gennaio Bollate (MI) Teatro Splendor
15 gennaio Cecina (LI) Teatro Comunale
17 gennaio Bagni di Lucca (LU) Teatro Accademico
20-22 gennaio Pesaro Teatro Rossini
24 gennaio – 5 febbraio Roma Sala Umberto
7 febbraio Sassuolo (MO) Teatro Carani
8 febbraio Scandicci (FI) Teatro Aurora
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