Un cinese in Irlanda: Italish intervista Fang Zhang

Un cinese in Irlanda: Italish intervista Fang Zhang

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Un cinese in Irlanda: ItalishMagazine intervista Fang Zhang sulla sua esperienza irlandese

Yu Ming Is Ainm Dom (2003) è un cortometraggio che ha per tema la storia di un giovane cinese che finisce in Irlanda parlando un Gaeilge perfetto.

La storia di Fang Zhang non è molto diversa, ma è una storia vera!

IM – Fang, come è successo che sei rimasto coinvolto con l’Irlanda e la sua lingua? Qual è la tua storia?

FZ – Non sapevo molto di Irlanda e di Gaeilge (le mie prime esperienze sono legate a un librettino in cinese sui linguaggi del mondo, e poi Lonely Planet Irish Language & Culture) fino al 2011 quando l’Irish Studies Centre (isc.bfsu.edu.cn) e la School of English and International Studies, BFSU (global.bfsu.edu.cn), hanno tenuto una serie di attività in collaborazione con l’ambasciata irlandese in Cina (nel 2011 sono stato all’ambasciata per la prima volta): è così che è cominciata.

Stavo studiando scienze politiche con indirizzo europeo – britannico e pensavo che l’Irlanda, come altri Paesi europei più piccoli, non fossero molto importanti.

Mi sbagliavo.

Ho iniziato a studiare l’irlandese nel 2016 da autodidatta, utilizzando il testo di  Mícheál Ó Siadhail‘s Learning Irish, basato sul dialetto del Connemara, che ho trovato un linguaggio bellissimo, molto musicale.

Nel 2017 finalmente riuscivo a visitare l’Irlanda per la prima volta, trovandolo un Paese magico con un grande, seppur tormentato, retaggio storico.

Fortunatamente alla fine del mio PhD, a dicembre 2017, ho ricevuto l’invito a ricoprire la cattedra di Irlandese alla BFSU: inizierò, posto di aver imparato l’irlandese qui in Irlanda per allora, nel 2020.

Ho passato la selezione preliminare, quindi ho fatto richiesta di iscrizione alla UCD, che ha connessioni con la BFSU, dove sono stato selezionato.

L’inizio è stato difficile, come per tutte le nuove lingue e con l’aggravante della mancanza di un contesto in cui l’irlandese venga usato nella vita di tutti i giorni, ma ci sto prendendo le misure.

IM – Che cosa ami dell’Irlanda, che cosa risulta strano dell’Irlanda dal tuo punto di vista, e che cosa dell’Irlanda proprio non ti piace?

FZ – Dell’Irlanda amo i bellissimi paesaggi, la storia, il retaggio culturale e la cultura, la tradizione letteraria.

Poiché sono interessato alla storia della lingua e alle lingue indoeuropee, sono affascinato dalla lingua irlandese e dalla sua tradizione. E spero di poter contribuire alla ricerca sull’irlandese!

Che cosa trovo strano?

Direi che, come in molti altri posti in Europa, le domeniche e i giorni festivi sono molto silenziosi in Irlanda (a eccezione che in centro a Dublino).

Soprattutto a dicembre, quando tutti se ne vanno a casa per Natale e negozi e servizi sono chiusi: questo mi rende così triste.

In Cina, anche per il capodanno cinese, tutti i negozi e servizi sono aperti: non so se questa è una differenza culturale!

Gran parte degli irlandesi non parla Gaeilge.

Beh, sì, ci sono zone specifiche dove puoi imparare e parlare l’irlandese: alla UCD o nel Gaeltacht. Ho incontrato un sacco di irlandesi che mi dicono ‘l’irlandese è importante ma a scuola lo odiavo’‘Preferisco l’inglese all’irlandese’‘Il tuo irlandese è meglio del mio cinese!’ e così via.

Rispetto a Malta, dove moltissime persone sono bilingue, maltese e inglese, trovo la situazione irlandese orribile, anche se ne comprendo le ragioni. Questo ovviamente causa molte difficoltà al mio studio dell’irlandese.

Talvolta l’Irlanda è così silenziosa rispetto alla Cina, ma anche rispetto a Italia o Spagna, dove le persone sono molto vivaci.

Forse dovrei frequentare di più i pub, ma in Cina si è soliti andare al ristorante, per parlare, ma io preferirei Paesi più vivaci, da questo punto di vista.

Che cosa non mi piace dell’Irlanda:

Il cibo. Non è così male, ma non un granché. Il buon cibo è costoso e difficile da trovare. Con uno stomaco cinese, la migliore cucina è l’italiana: non puoi nutrirti di panini, hamburger, patate ogni giorno – ci posso riuscire, ma non posso fare a meno di visitare i ristoranti nei fine settimana.

Quanto al carattere, penso che gli irlandesi siano timidi, più di quanto mi aspettavo.

Sono più amichevoli e vivaci degli inglesi, ma sono timidi, non è facile fare amicizia.

Ho notato che è più facile (io ho 31 anni) parlare con persone più adulte. Ma trovo che siano più timidi nel relazionarsi rispetto agli amici che avevo a alla Lancaster University nel 2011/12.

È difficile fare amicizia, a meno che non sia nel contesto di attività specifiche, come per esempio la Dante Summer School; ma anche in quel caso ho trovato gli italiani più aperti degli irlandesi.

Come cinese preferirei persone meno fredde! Da un certo punto di vista, mi sembra di essere io stesso meno socievole, in Irlanda. Così, alla fine, non ho molti amici, se non nel contesto accademico.

IM – Siamo un sito “italish”, a metà strada tra Irlanda e Italia. E sappiamo che hai molte connessioni letterarie e universitarie anche con l’Italia: vuoi parlarcene?

FZ – Le mie connessioni italiane sono legate alla BFSU e al mio primo professore di latino, Michele Ferrero.

Ho seguito latino nel 2010/11 e nel 2013 (tra l’altro, mi piacerebbe migliorare anche il mio latino, e il greco!).

Da allora ho sviluppato un forte interesse per l’Italia. Michele mi ha invitato alla scuola di latino della Università Pontificia Salesiana nel 2015. Ho visitato gran parte delle attrazioni di Roma, e anche Assisi e Firenze – una esperienza indimenticabile!

Ho poi visitato Bologna, Venezia, Padova, Milano e Genova. E spero di tornare in Italia presto!

Conosco molti amici cinesi nella mia università che hanno connessioni con l’Italia e un ottimo italiano. C’è un dipartimento alla BFSU che è uno dei migliori dipartimenti di italiano in Cina; quando ho iniziato a imparare l’italiano nel 2013 da autodidatta ho usato il libro di testo del dott. Wang Jun, Studiamo Italiano all’Università.

Conosco gli universitari che hanno tradotto Orlando FuriosoI Promessi Sposi e opere di Umberto Eco in cinese.

La ragione per cui studio italiano è per comprendere meglio l’Italia: la storia, la cultura; e per parlare con i miei amici compagni di ricerca su italiano e latino!

Ho ricominciato a imparare l’italiano dall’inizio di quest’anno alla UCD, dopo una lunga pausa (in cui ho studiato molte altre lingue).

Direi che, alla fine, tra Irlanda e Italia preferirei l’Italia :-)

IM – Tornando al Gaeilge: quali sono le difficoltà che stai affrontando studiandolo? Quali sono i tuoi suggerimenti per un principiante?

Difficultà: principalmente per il vocabolario (come in quasi tutte le lingue) per me, ma non in grammatica.

Capisco che molte persone – in particolare irlandesi – hanno difficoltà a comprendere la grammatica irlandese.

Ma l’irlandese è una lingua indoeuropea, e ho iniziato il latino e il greco molto prima rispetto all’irlandese (affiancandovi nel 2017, il sanscrito), quindi la grammatica non è un grosso problema e sono particolarmente interessato alle sue caratteristiche speciali rispetto ad altre Lingue indoeuropee.

Ma il vero problema è il vocabolario, a causa della mancanza di familiarità, almeno dal mio punto di vista di cinese.

Imparo molte lingue e ho scoperto che l’irlandese e il russo sono difficili, appunto in particolare per il vocabolario (ed entrambe sono tra le mie lingue preferite).

Suggerimenti: ho studiato molti libri di testo e non credo che nessuno di loro sia perfetto per gli studenti – ma consiglierei Gaeilge gan Stró! – Beginner’s Level di Éamonn Ó Dónaill (Gaelchultúr), il migliore per le basi.

Ho finito questo libro e direi che è buono per un principiante.

Learning Irish di Mícheál Ó Siadhail’s è buono per grammatica, vocabolario e lettura, ma usa il dialetto del Connemara piuttosto che l’ortografia standard, quindi crea un po’ di confusione per i principianti: io ho preso appunti cambiando tutta l’ortografie a standard.

Ci sarebbel’introvabile: Alfred Bammesberger A Handbook of Irish di Alfred Bammesberger (3 volumi, Carl Winter, Heidelberg, 1982-84), simile  Learning Irish, ottimo per grammatica, vocabolario e lettura.

Un altro buon testo è Buntús Cainte, originariamente una serie di RTÉ, disponibile in 3 volumi con CD.

Le regole di pronuncia irlandesi sono più facili (!) di quelle inglesi: più regolari.

La grammatica può essere insidiosa: le guide di Nancy Stenson Basic Irish e Intermediate Irish sono buone per la grammatica.

Come dizionari, suggerisco, teanglann.ie (Irish-English) e focloir.ie(English-Irish), veramente utili.

Televisione: il canale TG4, con la sua famosa soap opera, Ros na Rún. Il canale in irlandese ha anche una sua App.

Radio: RTÉ Raidió na Gaeltachta, Raidió Rí-Rá, Raidió na Life, Raidió Fáilte etc. Tutte disponibili anche online, ma adatte a studenti di livello avanzato! Raidió na Gaeltachta ha dalla sua moltissima musica tradizionale.

Siti di notizie: tuairisc.ie, teanglann.ie (che ha anche un dizionario).

A Dublino non è facile trovare attività in irlandese e consiglierei GaelchultúrConradh na Gaeilge o, per corsi, Gael Linn.

A Dublino c’è un Pop Up Gaeltacht mensile: si trova anche su Facebook. Ovviamente il modo migliore per fare pratica è andare nel Gaeltacht; Oideas Gael at Gleann Cholm Cille, Co. Donegal è probabilmente la soluzione migliore; L’Università di Galway: NUIG ha un suio college di irlandese a An Cheathrú Rua (Carraroe), Co. Galway.

Imparare l’irlandese da autodidatta può essere molto impegnativo, ma non impossibile; usa i libri di testo che ho raccomandato sopra, ma trova anche dei materiali di lettura come le traduzioni da Roald DahlDraculaPeter PanGame of Thrones. Più difficile usare storie originariamente in irlandese come SéadnaAn tOileánachPeig Sayers etc.

Libri in irlandese si trovano da Hodges & Figgis (Dawson Street, Dublin 2), e soprattutto a Siopa Leabhar – Conradh na Gaeilge, (Harcourt Street, Dublin 2). Oideas Gael and Gaelchultúr ha un suo negozio online di libri irlandesi.

Successivamente si potrà entrare nel mondo dei primi manoscritti irlandesi moderni o antichi e medi irlandesi, questi quasi una materia separata (studi celtici), collegata alla storia medievale irlandese, alla mitologia irlandese e al cristianesimo …

Credo che ciò che manca ai libri di testo irlandesi attuali sono gli aspetti culturali – la maggior parte dei libri di testo fornisce solo comunicazione o lettura, che sono buoni ma potrebbero essere noiosi.

Poiché BFSU sta progettando di stabilire l’insegnamento della lingua irlandese, spero di compilare i nostri libri di testo e il nostro dizionario.

Spero che il mio libro di testo abbia prima un’edizione cinese, poi l’inglese (o altre lingue). Il mio libro di testo si concentrerà sulla cultura irlandese attraverso la lingua irlandese.

IM – Hai detto che stai usando il tuo studio del Gaeilge anche per conoscere l’enorme patrimonio mitologico irlandese. Hai trovato qualche somiglianza con le storie cinesi? C’è qualche Cú Chulainn a Pechino? Qualche Regina Medbh all’interno delle mura della Città Proibita ..?

FZ – Non ne so ancora molto, sto imparando gradualmente. Ma non vedo molte somiglianze tra la mitologia irlandese e quella cinese. La mitologia cinese è più o meno folklore e non è spesso vista nell’ideologia ufficiale o nella storia imperiale cinese.

La mitologia cinese ha probabilmente storie inimmaginabili come Kua Fu che ha usato l’arco per abbattere gli 8 soli, e Nü Wa che ripara il pilastro del paradiso, o simili.

IM – Conosci il cortometraggio Yu Ming Is Ainm Dom?
È una esperienza, quella di Yu Ming, in cui ti riconosci?

FZ – Ho visto Yu Ming Is Ainm Dom divcerse volte.

Direi che si tratta più di satira che di vero shock culturale.

Tuttavia, è un dato di fatto che la maggior parte dei cinesi sa pochissimo dell’Irlanda – hanno sentito parlare dell’Irlanda del Nord e dell’IRA, molti hanno anche pensato che l’Irlanda sia ancora parte del Regno Unito, la maggior parte della gente non ha mai sentito parlare della lingua irlandese – sanno che gli irlandesi parlano inglese.

L’Irlanda, quindi, è spesso ignorata dai cinesi. Quasi nessuno conosce la lingua irlandese o la mitologia irlandese.

Fortunatamente dal 2007 BFSU ha il proprio Centro Studi Irlandesi – tuttavia la lingua irlandese non era un punto focale; l’attenzione principale è ancora la letteratura anglo-irlandese, oltre alla politica irlandese ed europea.

Sono molto felice che la lingua irlandese diventi materia sempre più importante per BFSU e in generale in Cina.

Come rappresentante del primo gruppo di docenti cinesi di irlandese, sento la responsabilità di dire agli studenti cinesi che l’Irlanda è più di una letteratura anglo-irlandese – la sua storia, lingua e patrimonio culturale non dovrebbero essere dimenticati in alcun modo.

About QRob

Massimiliano "Q-ROB" Roveri writes on and about Internet since 1997. A philosopher lent to the IT world blogs, shares (and teaches how to blog and share) between Ireland and Italy.

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