Tolkien in Irlanda: un’accoppiata perfetta per chi, in fondo, all’Irlanda c’è arrivato passando dalla mitologia celtica e alla mitologia celtica c’è arrivato partendo da Tolkien.
Era l’estate del 1987 quando lessi Il Signore Degli Anelli per la prima volta. In tre giorni, uno per volume… Fu amore a prima vista. Un amore rinnovato diciotto volte, negli anni: ecco il ruolino di marcia su aNobii (in orizzontale per ovvi… Motivi di spazio…).
Sì: diciotto volte. Più o meno lo stesso numero di volte che sono stato in Irlanda…
Il problema per uno che vive le sue passioni in modo, diciamolo pure, ossessionante-ossessionato, sorge quando le passioni si fondono… Mentre leggevo, anno dopo anno, Il Signore Degli Anelli e intanto, anno dopo anno, approfondivo la conoscenza dell’Irlanda (leggendo e, finalmente, dal 1999, andandoci di persona il più spesso possibile) si faceva strada dentro di me l’impressione che la poetica di Tolkien e l’Irlanda fossero più vicine di quanto si pensi e si sappia. E a quanto pare avevo ragione…
Le connessioni tra Il Signore Degli Anelli e le grandi epiche nordiche sono note: la genesi di uno dei più straordinari libri di tutti i tempi si fonda sull’enorme conoscenza di Tolkien delle saghe finniche, germaniche e, senza ombra di dubbio, anche celtiche. Da linguista, come si legge nelle sue lettere, Tolkien non amava il Gaelico Irlandese, ma sicuramente amava l’Irlanda e le sue leggende che permeano più di una pagina de Il Signore Degli Anelli. Un gruppo di appassionati tolkieniani delle contee di Clare e Galway è andato oltre, fondando la Burren Tolkien Society con lo scopo di diffondere la storia delle relazioni tra Tolkien e l’Irlanda, e dimostrare l’influenza che il Burren, la regione visitata più volte da Tolkien, ha avuto nella genesi de Il Signore Degli Anelli.
Sarà vero che il nome di Gollum e il suo singulto derivano dalla parola Irlandese Colm, e che l’antro in cui avviene l’incontro tra Gollum e Bilbo è stato ispirato dalla gola di Poll na gColm? Sarà vero che le Montagne Nebbiose sono ispirate dalle montagne di Gortaclare?
La verità non la sapremo mai. Certo è che il Tolkien Festival che si terrà nella Contea di Clare tra il 9 e il 16 maggio prossimi è un’occasione imperdibile per approfondire la conoscenza di Tolkien e delle connessioni tra la sua opera e l’Irlanda. E, magari, per cercare di aggiudicarsi la copia autografata di Tree And Leaf che sarà all’asta per beneficenza.
Il dato di fatto accertato è che Tolkien abbia lavorato come esaminatore esterno all’Università di Galway nel 1949, 1950, 1954, 1958 e 1959 e che abbia utilizzato queste occasioni per portare la famiglia in giro per il Burren, l’aspro paesaggio dell’Ovest irlandese.
Di certo i punti di contatto tra l’Irlanda e le opere dedicate alla Terra di Mezzo non mancano. Le Isole Aran appartengono, geologicamente parlando, al Burren: la pietraia sterile carraig, o creig, che costituisce la gran parte del territorio dell’isola, ricorda con la sua asprezza e aridità (difficile pensare all’aridità rispetto all’Irlanda, finché non vedi la carraig…) ricordano addirittura la piana di Mordor:
Quando la luce crebbe, notò con stupore che quelle pianure che da lontano erano sembrate piatte e nude erano in realtà accidentate ed irte di massi. L’intera superficie dell’altipiano di Gorgoroth era solcata da larghi fossati.
Il Signore Degli Anelli – Il Ritorno Del Re – 6, III: Monte Fato
Sempre sulle Aran, il forte preistorico di Dún Dúchathair mi ha ricordato il Fosso di Helm:
Le Mura Fossato misuravano venti piedi di altezza ed erano così spesse che quattro Uomini potevano camminare a fianco a fianco su di esse, protetti da un parapetto che solo lo sguardo di un Uomo assai alto sarebbe riuscito a scavalcare. Qua e là, delle feritoie permettevano di tirare contro il nemico.
Il Signore Degli Anelli – Le Due Torri – 3, VII: Il Fosso Di Helm
E se questo non vi basta, considerate che si può, in Irlanda, andare a Esgaroth in bici. Non ci credete? Noi lo abbiamo fatto! E lo abbiamo fatto, nel 2012, durante il (famigerato) #TheLonesomeWestTour2012, portandoci dietro An Hobad, nó Anonn agus Ar Ais Arís, ovvero l’edizione as Gaeilge de Lo Hobbit.
Lo riconoscete l’incipit?
L’edizione è favolosa e le mappe delle Terre Selvagge tradotte in Irlandese mettono semplicemente i brividi:
Vedete la traduzione di Esgaroth, ovvero LagoLungo? Loch Fada.
Ebbene Loch Fada esiste, è in Irlanda, e possiamo vantarci di esserci arrivati in bici! Loch Fada si trova nella penisola di Inishowen ed è un luogo veramente fantastico:
Certo, non avremo mai la certezza assoluta che sia stata proprio l’Irlanda a ispirare Tolkien nell’immaginare la Terra di Mezzo. Ma per chi ha l’Irlanda come luogo dell’anima è difficile pensare il contrario.
E poi la tenacia, la simpatia e… L’amore per la birra degli Hobbit non vi ricordano qualcuno..? ;-)
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