Ho sempre avuto una spiccata attrazione per i miti e leggende d’Irlanda e ho ultimamente ritrovato con grande piacere una piccola storia che mi aveva conquistato con la sua tenerezza e le sue musiche: The Secret of Roan Inish.
Nel 1994 il regista John Sayles ha diretto The Secret of Roan Inish, resa cinematografica del libro per ragazzi The Secret of the Ron Mor Skerry (1959) di Rosalie K. Fry.
Dalla Scozia, in cui è ambientato il racconto, la scena si sposta sulle coste del Nord-Ovest dell’Irlanda, dove il regista decide di trasportare la storia di Fiona, bambina attraverso cui scopriremo la forza del legame tra l’uomo e la sua terra e l’armonia tra il presente e un mitico passato.
La storia d’Irlanda vive di esseri magici e leggendari e Fiona scopre come il vincolo della propria famiglia con le Selkies, magiche donne-foca, è più reale di quanto possa immaginare. Saranno proprio loro infatti che riusciranno a far tornare Fiona e la sua famiglia a Roan Inish, abbandonata anni prima.
Onirica e meravigliosa è la Selkie a cui Susan Lynch riesce a dare magistralmente corpo. Ma a corredare gli attori, che sanno avere la semplicità necessaria per rendere questa storia una genuina fiaba di sogni e di mare, ci sono le musiche.
Con straordinaria facilità luoghi e azioni vengono accompagnati da un ritmo sempre adatto e coinvolgente, che sa farsi via via più gioioso ed entusiasta fino al ricongiungimento di Fiona con il fratello e l’amata isola.
Between the land and see,
there is a place where myths are real.