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Stasera saremo da S&S a parlar d’Irlanda, e di Aran, visto che saranno tra quelli che ci raggiungono. Il post -37 era dedicato a loro, visto che appunto saranno sull’Isola solo per il lasso di tempo tra il primo traghetto dalla mainland e l’ultimo traghetto da Kilronan. Ci sarebbe un’altra opzione, una, diciamo così, terza via d’approccio all’Isola: quella del viaggio panoramico in aereo, sempre con Aer Arann Islands. Ovviamente il prezzo è alto, ma dividendo in tre-quattro gruppi la cosa si ammortizza. e poi, se il tempo è bello, vale veramente la pena. Staremo a vedere… Che si tratti di volare, di fare il giro classico del turista o di avventurarsi sulla linea di confine tra il mare e la pietraia, avranno la possibilità di avvalersi di una guida di tutto rispetto e di… strumenti creati appositamente per l’occasione ;-)
Sullo strumento ci stiamo ancora lavorando, ma promette bene. Soprattutto dopo la fase di ripulitura che è iniziata lo scorso fine settimana. Quanto alla guida…
Beh.
Sulla guida ci sarebbe da fare un discorso lungo.
Alla guida, volente o nolente, l’Irlanda gli ha cambiato la vita.
No.
La vita no: non è cambiato nulla dalla prima volta, sono solo invecchiato. La testa me l’ha cambiata, però, l’Irlanda. E non è questione se in meglio o in peggio. Le Aran, poi, sono, come ha scritto qualcuno, Irlanda al quadrato (o al cubo, o ancora di più). Quindi, sì: per me le Aran sono molto importanti (e mi rendo conto quanto sia difficile far capire una cosa del genere a chi, magari, associa l’Irlanda semplicemente all’idea – rispettabilissima – di un bel posto in cui andare in vacanza. Ma io non vado in vacanza in Irlanda!).
Mi piace portare gli amici sulle Aran, e far loro una testa così sulle mie Aran e sulla mia Irlanda. Credo che sia una buona cosa da fare. Augurando loro di vedere qualcosa di quello che ho visto io. Anche se, me ne rendo conto, qui si sconfina un po’ nella roba da druidi.
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