Abbiamo incontrato Seán Ó Cualáin, il regista di Men at Lunch (in Irlandese Lón sa Spéir) il quattro febbraio scorso all’Irish Film Institute di Dublino. Men at Lunch è un documentario che accompagna l’indagine del regista alla ricerca delle connessioni tra la più famosa fotografia al mondo, appunto quella nota come Lunch atop a Skyscaper, e le sue connessioni con l’Irlanda, con gli emigrati irlandesi, e, come sentirete nell’intervista, non solo Irlandesi…
Avevamo visto il documentario la sera prima ed effettivamente il film colpisce per come, immediatamente, ci si senta parte della storia: la storia di una ricerca (quella dei discendenti degli undici uomini in pausa pranzo sul Rockfeller Center in costruzione), e la storia delle, parafrasando gli U2, tante mani che hanno costruito l’America, che hanno costruito New York.
Storie, ci racconta Seán, nate per caso in un pub vicino a Galway e che ora, con il documentario, stanno letteralmente girando il mondo.
Senza ombra di dubbio Men at Lunch / Lón sa Spéir è un altro esempio di come sia vivo in questo momento il cinema irlandese, anche nella sua accezione più estrema, quella che ricorre al Gaeilge per esprimersi e rivendica la ricchezza espressiva di una lingua che non ha alcuna intenzione di sentirsi “morta” (la produzione è di Sónta Films, profondamente radicata nel Gaeltacht, la narrazione del film è anche in Gaelico Irlandese, affidata alla voce della straordinaria Fionnula Flanagan).
Quanto alle connessioni italish che potrebbero nascere dall’incontro con Seán tutti voi potreste darci una mano: perché sappiamo bene che, a fianco degli Irlandesi, lassù c’erano gli Italiani. Magari qualcuno dei vostri nonni. Se è così fatecelo sapere: potrebbe nascerne una meravigliosa storia Italish…
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