Tre volte vincitrice della All-Ireland Fleadh Cheoil per la categoria concertina, ballerina di musica tradizionale molto stimata (nel 2009 ha fatto parte della troupe di Riverdance): la nostra nuova intervista sul Presente e Futuro della musica tradizionale in Irlanda è con Caitlín Nic Gabhann. Straordinarie capacità sia nella musica che nella danza, è un’artista a 360°, con un futuro brillante e un grande presente.
Infatti, il primo album di Caitlín è stato premiato come disco dell’anno 2012 dal pubblico di TradConnect. Anche su The Wall Street Journal, il giornalista musicale Earle Hitchner ha scritto: “Fra tutti gli album di ottima qualità di Musica Tradizionale Irlandese usciti nel 2012, il suo è il migliore. Caitlín ottiene il mio voto come il migliore album del 2012.”
Cerchiamo di conoscerla meglio e di presentarla al pubblico italiano:
1 . Caitlín, l’album di debutto che porta il tuo nome sembra essere molto apprezzato sia in Irlanda sia all’estero: per esempio è stato premiato come TradConnect Album of the Year 2012. Puoi dirci qualcosa riguardo la scelta dei brani che hai selezionato per questo album?
La musica di questo album è una miscela di materiale tradizionale e originale. Sono cresciuta imparando la musica tradizionale Irlandese nel modo in cui viene insegnata principalmente in Irlanda – cioè a orecchio. Ho conosciuto antiche melodie che sono state utilizzate per secoli sia da mio padre e dal mio maestro di concertina che andando in giro per l’Irlanda a suonare in sessions ed ascoltando musicisti più esperti. In questo modo, si può imparare lo “swing” che nasce da dentro ed il ritmo, il fraseggio che è tipico della musica tradizionale Irlandese. Si tratta di quella cosa che ti fa ‘battere il piede’ seguendo la melodia. Queste caratteristiche non si possono imparare sui libri. Si tratta di una tradizione orale. Così ho voluto includere molte vecchie canzoni sul mio CD di debutto, pezzi che ho imparato nel corso del tempo da mio padre e dagli altri miei musicisti preferiti. Ma ho voluto anche inserire alcune mie composizioni: ci sono sei brani originali nell’album e sono felice del modo in cui sono stati accolti dagli ascoltatori. È stata una grande emozione e anche un sollievo! È stressante pubblicare il primo CD da solista.
2 . Cosa pensi ci sia dietro al successo di questo album?
A questo è difficile rispondere, ma suppongo che sia legato a tutta la musica che ho ascoltato nel corso della mia vita. C’è sempre stata tanta musica a casa nostra e abbiamo sempre passato il periodo delle vacanze scolastiche andando in giro per l’Irlanda per partecipare a festival musicali con la mia famiglia. Abbiamo sempre ascoltato così tanta musica!
3 . Sei giustamente considerata un’eccellente strumentista e una ballerina molto capace: come hai potuto conciliare la tua passione per entrambe le attività? Che cosa c’è in comune fra questi due interessi?
Sono cresciuta imparando a ballare e a suonare la concertina in egual misura. Ho imparato sin da bambina diversi tipi di danza: la tradizionale “step-dancing” (come quella di ‘ Riverdance ‘) e la “set- dancing”. Il “set-dancing” richiede la partecipazione di un gruppo di 8 persone ed è molto popolare nella Contea di Clare , dove c’è un passo caratteristico, detto ‘battering step’ ballato nel set. Mia madre è cresciuta con questo stile di danza. I suoi genitori provenivano dalla Contea di Clare ed erano ballerini di gruppo. Mia madre mi ha insegnato questo passo e come ballare in un set. Un ceili è un raduno dove una ceili-band suona sul palco per tutta la serata in una sala piena di ballerini di questo tipo. Mia madre mi portava con sé a questi ceili da quando avevo 5 o 6 anni. Sono sempre stata la sua partner nel set ed è così che ho imparato a danzare. Il tempo e il ritmo che ho imparato nei ceili e come si adatta, come si inserisce nella musica, ha avuto un’enorme influenza sul mio modo di suonare la concertina. Imparare a ballare ha influenzato il mio stile nella concertina (in termini di ritmo e fraseggio) e d’altra parte, imparare a suonare mi ha aiutato nella danza (ritmo e battute). Si completano a vicenda! Sono interessata a ciò che la danza può portare alla musica e viceversa.
4 . Tuo padre è un violinista e tua madre è una ballerina; quanta influenza hanno avuto ed ancora hanno sulla tua vita? Una passione può essere trasmessa ad un bambino?
Da piccola mi addormentavo nel letto ascoltando mio padre che dava lezioni di violino a casa almeno un paio di volte alla settimana. E mia madre ha sempre ballato. Molto spesso a casa nostra c’erano dei musicisti ed una volta all’anno i miei organizzavano ed ospitavano una ‘housedance’, una tradizione che sta scomparendo in Irlanda. Nel corso di una ‘housedance’, i musicisti si riuniscono in una casa, così come fanno i ballerini e musica, canto e danza continuano fino a notte tarda. In queste serate, il ballo ha la priorità… la musica che si suona è da ballare, non soltanto da ascoltare. Quelle nottate sono davvero divertenti e spesso non si finisce prima delle 7 di mattina! Vengono serviti per tutta la notte tè e caffè e panini e torte e quando si torna a casa tutti sono felici. Come dicevo prima, inoltre abbiamo trascorso tutte le nostre vacanze scolastiche andando a festival musicali come il Willie Clancy Summer School a Miltown Malbay, Co.Clare ed il Fleadh. Ci piaceva farci nuovi amici nel corso di queste manifestazioni e non vedevamo l’ora di rincontrarli al festival successivo. Così eravamo stimolati a provare la nostra musica ed i balli a casa in previsione della prossima festa per poter suonare ancora con i nostri nuovi amici. È molto eccitante. Ed in questo modo ci si appassiona facilmente alla musica. Sono stata fortunata ad avere genitori che amano così tanto la cultura e che hanno trasmesso questa passione a me e ai miei fratelli. Nel trasmettere la passione ad un bambino, penso che più sia giovane, meglio è. Se si ascolta la musica da che si è bambini, se ne rimarrà sempre attratti ed affascinati. Detto questo, è anche vero che molte volte non avevo voglia di andare alle lezioni di musica e mi chiudevo a chiave in cameretta per evitare di uscire! Ma i miei genitori hanno perseverato, e mi hanno incoraggiato a non rinunciarvi. E ne sono contenta!
5 . Che tipo di musica ascolta Caitlín Nic Gabhann? Cosa c’è in questo momento sul tuo lettore, ovviamente oltre a Caitlín?
Che ci crediate o no , il 99% della musica che ascolto è musica tradizionale Irlandese. Sono una “trad-nerd”, una super-appassionata, ne ascolto davvero un sacco!
6 . Italia – Irlanda: sembra ci sia un legame speciale tra i due paesi (almeno dal nostro punto di vista); so che sei venuta in Italia più volte, soprattutto per suonare e ballare insieme ai The Birkin Tree. Pensando all’Italia, cosa ti viene in mente? Cosa conosci, cosa ti piace (o no) del nostro paese?
Che cosa penso dell’Italia? Pomodori! E pasta, mozzarella e prosciutto di Parma, e pane ed olio d’oliva e vino rosso! Amo i vostri paesaggi, i panorami. Che cosa non mi piace? Amo l’Italia, ma forse in auto siete un po’ pazzi!!! Ma amo l’Italia.È il mio paese preferito (al di fuori dell’Irlanda).
7 . Qualche altro progetto per il tuo futuro? Cosa vorresti fare da grande?
Quando sarò grande? Spero di continuare a fare quello che sto facendo adesso: suonare, comporre musica, coreografare danze. Mi piace abbinare danze a melodie particolari (per riuscire a ballare i ritmi combinandoli al fraseggio di un brano), quindi mi piacerebbe farlo ancor di più. Hai mai sentito la barzelletta del musicista che vinse alla lotteria? Che cosa fece? Andò in tour (suonando la sua musica ai concerti) finché non finì tutti i soldi! :) Ma soprattutto – cosa mi piacerebbe fare in futuro? – passare più tempo in Italia! ;-)
Ovviamente, noi ti aspettiamo; il prossimo appuntamento su un palco Italiano dovrebbe essere a Febbraio. Se vi capiterà, non perdete quest’occasione per vedere una vera artista della Musica Irlandese in azione!
Se volete essere aggiornati e seguire i suoi prossimi impegni, potete seguirla su Facebook, visitare il suo sito Web o ascoltarla su Soundcloud.