Leggende irlandesi: la ragazza e il principe fatato del Piccolo Popolo

In Irlanda il mondo delle fate e dei folletti era ed è ancora oggi chiamato “Il Piccolo Popolo”. Questo perchè gli esseri che lo abitano sono molto piccoli e si nascondono sottoterra. Ma non è sempre stato così…

Si racconta che all’alba dei tempi  questi folletti fossero nient’altro che gli Dèi che fondarono e protessero la terra d’Irlanda, i Tuatha de Danann.

Una volta che l’Irlanda fu in pace, dopo la lunga lotta tra i Tuatha de Danann e gli spiriti maligni (I Fomori), la gente si dimenticò di loro e questi, presi dalla malinconia, si fecero piccoli piccoli, per passare inosservati, e si nascosero sottoterra.

Non diminuì però la grandezza del loro immenso cuore e, quindi, nonostante la rabbia e la malinconia verso la dimenticanza degli uomini, non smisero mai di aiutarli, a patto che questi si comportassero in modo retto e giusto, in quanto ogni buona azione viene sempre ricompensata.

Finvarra del Piccolo Popolo

Il Re del Piccolo Popolo si chiama Finvarra e vive in un palazzo di cristallo lucente insieme alle sue meravigliose figlie e figli, che spesso fanno capolino nel mondo umano, incantando i giovani e le fanciulle che rimangono folgorati dalla loro stupenda bellezza.

Si dice che chi senta per una volta la musica dell’arpa delle fate non possa farne più a meno e rimaga stregato da quanto la melodia è bella, dolce, intensa ma anche tremendamente malinconica.

Si racconta che un giorno una ragazza si perse nel bosco.

Lì si lasciò guidare da una musica sublime e giunse in una radura in cui c’era un ragazzo bellissimo, talmente biondo che quasi emanava luce, il quale stava suonando un’arpa.

Lei gli si sedette accanto, attratta da quella meravigliosa melodia e lui le disse:

Chiudi gli occhi e vieni con me.

E in un battito d’ali si trovarono all’interno del Mondo Fatato, ai piedi del palazzo di cristallo del Re Finvarra.

La ragazza era colma di meraviglia e stupore ed il giovane le confessò:

È da molto che ti seguo, è da molto che il mio cuore desidera il tuo, ma sei tu a dover decidere se restare con me in questo mondo o tornare al tuo. Ricorda bene che se mangerai anche solo un chicco di melograno del mondo fatato non potrei più tornare indietro. Quindi pensaci bene prima di prendere la tua decisione.

E baciandola sulla fronte la riportò a casa, nel suo mondo, e lei si risvegliò nel suo letto come se niente fosse successo.

Di fatto, però, la ragazza non era più la stessa: sembrava che la sua mente fosse rimasta là, nel mondo delle Fate.

Il padre, accorgendosi di questo, la prese dunque da parte e le parlò sinceramente:

Cara figlia, sei diversa dal solito, cosa ti è accaduto?

La ragazza cercò di inventarsi delle scuse ma non risultarono convincenti…

Dimmi figlia, hai forse incontrato qualcuno della razza dei sídhe? Sii sincera con me, me lo merito per l’amore con cui ti ho sempre cresciuta!

E lei non potè far altro che annuire e, con un radioso sorriso stampato in volto, iniziò a narrare al padre degli incontri col ragazzo fatato e dell’amore che entrambi nutrivano l’un l’altra.

Sapevo tutto

confessò dunque il padre con un sorriso, rassegnato ma felice di vedere la figlia così contenta.

Finvarra, il Re delle Fate, mi è apparso in sogno e mi ha detto che suo figlio ti avrebbe tanto desiderata in sposa, ma ovviamente la decisione sarebbe spettata a te: e io non posso far altro che darti la mia benedizione. Va’, e segui il tuo amore!

Così si abbracciarono e in quel preciso istante apparve il giovane fatato che s’inchinò a ringraziare l’uomo per il suo benestare.

Prese l’amata per mano e insieme volarono verso il Regno Fatato.

La giovane non mancò di far visita ogni tanto ai genitori in sogno, rassicurandoli che tutto andava per il meglio, che aspettava un figlio e la sua vita era felice come non lo era mai stata prima.

E vissero per sempre felici e contenti, nel Regno Fatato del Piccolo Popolo…

 

About Claudia Murachelli

arpista, soprano e amante d'Irlanda

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