Le statue di Dublino? Sfortunate!

Le statue di Dublino, o almeno alcune di loro, hanno una storia sfortunata.

Qualcosa avevamo già detto in uno dei post dedicati a #CronachedaDublino: la statua di Orazio Nelson e la colonna su cui si trovava fatte saltare in aria sono senza ombra di dubbio il caso più eclatante.

La difficile vita delle statue di Dublino

Avevamo parlato anche del fatto che i Dublinesi non mancano di appiccicare nomignoli, diciamo così, un po’ irriguardosi ad alcune delle statue della loro città…

Una delle statue sicuramente più sfortunate è quella di Anna Livia Plurabelle realizzata da Éamonn O’Doherty. Con lei sono stati crudeli i Dublinesi e la storia.

I Dublinesi soprannominandola la Putt**ana nella Jacuzzi, the Floozie in the Jacuzzi.

La storia costringendola al trasloco, visto che per fare spazio alla Spire è stata spostata e decontestualizzata: non ha più neanche la sua Jacuzzi, la vasca – fontana in cui si trovava quando faceva bella mostra di sé in O’Connell Street, e se ne sta in disparte nel Croppies Memorial Park.

statue di dublino: Anna Livia

 

Un’altra delle statue “sfortunate” è quella di Edward Delaney dedicata a Wolfe Tone, sull’angolo est di Stephen’s Green.

Anche in questo caso un soprannome quantomeno curioso: Tonehenge. E anche in questo caso un attentato politico, ovviamente di matrice opposta rispetto a quello contro Nelson.

Nel 1971 infatti una bomba, probabilmente piazzata dalla UVF, fece saltare la statua, poi ricostruita e ingrandita dallo stesso Delaney.

Sul sito della Irish Art Review è a disposizione un interessante documento sull’opera di Delaney.

Statue di Dublino: E Molly?

Ma la statua più famosa di Dublino è senza ombra di dubbio quella di Molly Malone.

Ultimamente però, anche lei ha avuto qualche problema. Prima ha dovuto subire il trasloco, solo qualche mese fa, a causa dei lavori per la nuova linea del tram.

Non tutto il male viene per nuocere, almeno in teoria: si è approfittato dello spostamento per ripulirla e restaurarla prima della ricollocazione davanti alla Saint Andrew’s Church, l’ufficio turistico in Suffolk Street.

Ma, a meno di una settimana dal riposizionamento, Molly si è trovata ricoperta di scritte.

statue di dublino molly malone

Come se non bastasse, la statua di Molly Malone si è trovata invischiata anche nella guerra mediatica che sta accompagnando il conflitto di Gaza.

statue di dublino molly malone

 

Sull’account twitter dell’ambasciata israeliana a Dublino era comparsa questa immagine di Molly “costretta” a indossare il chador. L’immagine era poi stata rimossa dallo stream.

Che dire: tempi duri per le statue, e non solo per loro…

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Massimiliano "Q-ROB" Roveri writes on and about Internet since 1997. A philosopher lent to the IT world blogs, shares (and teaches how to blog and share) between Ireland and Italy.

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