Quattro Lettere d’Amore di Niall Williams è uno dei miei dieci libri preferiti.
Con mia stessa grande sorpresa, perché, se non fosse stato di un autore irlandese, non lo avrei mai letto e lo avrei pregiudizialmente bollato come sdolcinatezza gratuita. I pregiudizi hanno un prezzo…
Sicuramente questo libro sarebbe potuto essere sdolcinatezza gratuita se non lo avesse scritto un irlandese con idee molto chiare.
Dietro la ‘storia d’amore’ c’è un sistema, e a garanzia del sistema c’è la categoria del realismo magico, l’esito del sistema è un triangolo amore-dio-dolore che in alcune pagine mette, semplicemente, i brividi.
Le pagine sulla ragazza che balla sul limitare della scogliera di Aran è epica, ricorda in qualche modo Tolkien su Eowyn, la sua bellezza assolutamente femminile.
La figura del padre alcolizzato è affrontata con una precisione chirurgica, asettica, lontana dalla condanna e dalla commiserazione, come se la non-moralità, la sospensione del giudizio morale, fossero la garanzia della ‘artisticità’.
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