Si potrebbe obiettare che i fantasmi non esistono. O che non hanno bisogno di una guida turistica. Oppure si potrebbe scriverne una, di guide turistiche per fantasmi. Qualcosa come che cosa fare a Dublino dopo che sei morto.
- Guida turistica di Dublino per fantasmi #1: Glasnevin.
- Guida turistica di Dublino per fantasmi #2: Tolka.
Fantasmi dal passato
Sono passati ventiquattro anni. Ero un brillante studente con un brillante avvenire davanti a me. Non ero ancora laureato e già mi offrivano la possibilità di scrivere un libro. E, cosa ancora più interessante, mi davano dei soldi (duemilionidilire!) per scriverlo.
Mi pagarono davvero. Ma quel libro non è mai uscito. Io ne avevo scritto solo un pezzo. Ma comunque non è mai uscito.
In quel periodo ero brillante e seguivo i corsi fighi. Uno di questi corsi era tenuto da uno dei più importanti (pare davvero che fosse così, e che sia ancora così) filosofi italiani. Da lui e dal suo apostolato di dottorandi, dottoroidi o quel che sono. Insomma, quelli che aspettano la morte del genio per sbranarsene il cadavere (il genio è ancora vivo, per la cronaca).
Uno dei dottoroidi, e qui si esce dalla cronaca e si entra nel territorio della ricostruzione ipotetica, se ne uscì una volta a lezione con questa cosa della guida turistica di Parigi per fantasmi.
Ho provato adesso a googlare guida turistica di Parigi per fantasmi, senza fortuna. Doveva essere qualcosa di scritto (o era una trasmissione radiofonica?) da un surrealista, francese per l’appunto. Doveva essere – si parla o no di Francia? – un divertissement.
Fantasmi del presente
Di quella fantomatica guida non so, non ricordo, altro. Del brillante avvenire ancora meno. Nove anni dopo arrivavo in Irlanda per la prima volta. Ventiquattro anni dopo vivo a Dublino. Beh non proprio io, che sono solo un (usiamolo, ‘sto Francese arrugginitissimo…) nom de plume. Ma comunque ci siamo capiti.
Il mio alter ego, quello vero, quello che esiste, oggi pomeriggio era a parlare, lui che è un professionista serio, di web marketing e di come applicarlo a servizi turistici. Ma io sono sempre lì dentro la sua testa a farmi i c*i miei (e i suoi), da bravo scrittore fallito. Sono, siamo tornati indietro con quella vecchia lezione del dottoroide che andava a cozzare contro il concetto di guida turistica di Dublino.
Sono sceso a Glasnevin.
L’idea di dare a Dublino la sua guida turistica per fantasmi era nata.
Max O’Rover
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