Ispirata dalla vita: Clare Hartigan

Buone notizie per gli appassionati d’arte! Per la seconda volta Italish ha avuto la possibilità di fare una chiaccherata con uno degli artisti della Duke Street Gallery: Clare Hartigan è stata così disponibile da rispondere alle mie domande riguardo al suo lavoro.

Clare Hartigan, Spirit of the City

Cresciuta a Castleconnell, contea di Limerick, Clare ha iniziato a dipingere e disegnare fin da bambina, ma ufficialmente ha iniziato a dedicarsi completamente all’arte dopo la laurea al Limerick Art College, dove ha studiato incisione.

Italish: Che cosa ispira il tuo lavoro di artista?

C.H.: “La mia ispirazione viene dalla vita in generale… Molto spesso dalla mia esperienza personale mischiata all’attualità, e a qualsiasi cosa stia leggendo. Spesso è proprio quando la mia mente non è focalizzata sul dipingere che mi viene l’ispirazione per i miei lavori migliori. Dunque staccare la spina e soltanto vivere è essenziale”.

Nei suoi quadri la figura umana, isolata o colta nelle relazioni familiari, ha un ruolo predominante: in effetti Clare è molto interessata alla condizione umana, sia dal punto di vista biologico che da quello psicologico:
“È un po’ come guardare alla persona nel suo insieme, cercando di disegnarne l’anima”.

Italish: Sembri particolarmente affascinata da alcune tematiche, come la figura femminile, la maternità, la famiglia, la danza. Come mai? Questa ispirazione proviene dalla tua esperienza personale?

Clare Hartigan, Holding On

C.H.: “Sì, proviene da lì… Ma non dipingo questi soggetti solo per via della mia esperienza personale, ma perché colgo la loro importanza per l’umanità. Senza i valori del cuore la nostra civiltà cesserebbe di esistere.
L’uso che faccio della figura femminile va oltre la mia esperienza personale: la donna che dipingo è spesso sul punto di essere travolta dalla cruda emozione. Urlare a squarciagola, sentirsi sola, ballare come una pazza, qualche volta essere irrazionale… Queste cose sono più facile da accettare se è una donna a farle. Agli uomini viene insegnato a non piangere, perché agire emotivamente è per definizione poco virile. Sento che il nostro lato femminile è stato ignorato in favore di una maniera di vivere più logica e controllata; ma sento che siamo in un momento storico in cui l’energia femminile viene valorizzata maggiormente: una sorta di femminismo – ma senza rancore! Penso che sia gli uomini che le donne dovrebbero apprezzare la loro naturale intelligenza emotiva… Che è ciò che la donna rappresenta per me: la donna nei miei quadri ha più a che fare con l’emozione che con il sesso”.

Italish: Potresti spiegarmi il significato dell’immagine ricorrente della bambina?

Clare Hartigan, My Inner Child

C.H. “La bambina dei miei quadri rappresenta essenzialmente me stessa, ma a un altro livello rappresenta il bambino che chiunque, uomo o donna, si porta dentro. Per me, usalrla come tematica centrale ha a che fare con il tornare indietro alla persona che eravamo durante l’infanzia, per capire e spiegare come e perché oggi siamo quello che siamo. La bambina è il cuore pulsante dell’anima, pura emozione, tenera, amorevole, fragile e spesso così ferita”.

Italish: “Parliamo del tuo stile, che è cambiato nel corso degli anni: per esempio, in alcuni dei tuoi lavori precedenti ho notato una particolare attenzione alla luce e al colore, e un modo piuttosto tradizionale e sensuale (botticelliano direi) di dipingere la figura femminile; nei tuoi lavori più recenti invece hai esplorato la più contemporanea tecnica della pittura colata, spesso abbinata con sfondi monocromatici: penso che questa tecnica esprima un impressionante dinamismo, che permette alle tue figure umane di prendere vita. Come e perché il tuo stile è cambiato in questa direzione? Sei stata influenzata da qualche particolare artista o tendenza artistica?

C.H.: “Ho sempre lavorato in entrambi i modi. I miei disegni erano dinamici e pieni di movimento o morbidi, tondeggianti e sensuali. Nel corso degli anni ho cercato di combinare questi due diversi lati di me. Sono una fan accanita del movimento, della danza, delle arti marziali, della ginnastica, dello sport – di tutto ciò che ha a che fare col movimento del corpo al suo massimo potenziale. L’ispirazione che sta dietro alla pittura colata è il bitume con cui ero solita disegnare per le acqueforti, mentre studiavo incisione. Con gli oli tradizionali non riuscivo a ottenere lo stesso dinamismo. Ho provato per anni a esprimerlo con i colpi di pennello. Al momento ciò che mi interessa di più è ridurre al minimo il chiaroscuro, combinandolo col movimento dinamico”.

Intervista: Eleonora Cocola

Clare Hartigan, Portrait of a young Man

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