Alfonso Scioli si occupa di web e vive in Irlanda da oltre un anno.
1 – Quando sei arrivato in Irlanda e perché?
Sono arrivato in Irlanda, precisamente a Cork, oltre un anno e tre mesi fa, con un contratto di lavoro presso un’azienda locale.
2 – Quale è stato il tuo primo lavoro / la tua prima attività e che cosa stai facendo adesso?
Mi occupo di Graphic & Web Design, attualmente vivo a Dublino e ho lavorato due mesi presso un’altra azienda. Attualmente cerco lavoro! :D
3 – Quale è stata la tua prima città irlandese e dove vivi adesso?
La mia prima città è stata Cork, attualmente vivo a Dublino.
4 – Quali sono le tre cose che ami di più, e le tre che odi di più, dell’Irlanda?
Amo la socievolezza delle persone (un po’ come in Italia), amo la cultura e i paesaggi che questo Paese offre. Odio il clima (anche se ultimamente il clima è meglio qui che in Italia…).
5 – Quali sono le tre cose che ami di più, e le tre che odi di più, degli Irlandesi?
In realtà non ci sono tre cose in particolare, me ne basta una :D Come detto sopra amo la socievolezza e la disponibilità che gli Irlandesi mostrano nei confronti degli stranieri (non sono tutti così ben disposti, ma la stragrande maggioranza sì). Odio le persone completamente ubriache il venerdì e il sabato sera (non capisco perché debbano distruggersi ogni weekend…).
6 – Hai nostalgia dell’Italia? Se sì, come la gestisci?
Beh, la nostalgia per la madrepatria c’è sempre, ma mi basta sentire Renzi in Tv e passa di colpo… Scherzi a parte, sento la nostalgia del cibo italiano, di casa, dei miei amici e dei miei animali. Per la cucina non ci sono problemi perché gli ingredienti italiani si trovano, anche se costicchiano un pochino, per la nostalgia di casa, fortunatamente con skype si abbattono queste distanze (certo, non è esattamente la stessa cosa), ma poter parlare e vedere i propri cari o amici, fa diminuire un po’ la nostalgia. Con gli amici usiamo whatsapp e skype, ma in questo caso, per quanto questi mezzi aiutino, manca proprio l’integrazione di un rapporto di gruppo, come una birra alla sera o una giornata insieme. Per i miei animali, beh: chi ha un animale e vive distante può capirmi, anche se vedo i miei animali su skype, manca proprio il calore e l’amore che ti danno. Cerco di superare la nostalgia “stalkerizzando” tutti i cani che incontro per strada facendo loro una carezza.
7 – Che cosa suggerisci a chi vuole o deve trasferirsi in Irlanda, dal punto di vista del lavoro e dal punto di vista personale?
Per chi volesse venire in Irlanda direi questo: l’Irlanda, anche se in forte ripresa, non è la terra dell’oro, e anche qui non è facile trovare lavoro. Bisogna avere un minimo di Inglese per poter comunicare, altrimenti al primo colloquio vi “segano” senza pietà: sì, sono ben disposti, ma non vuol dire che sono la Caritas!
Lavorativamente sarebbe l’ideale venire con idee chiare, e con qualcosa di concreto fra le mani. Camerieri ce ne sono a iosa, ma cuochi o lavoratori del settore IT sono sempre ricercati. Anche commercialisti e assicuratori sono ricercati e spesso per lavorare sul mercato italiano (come customer service). Però, in sintesi, per chi volesse venire direi questo: Inglese (fatevi un corso base e poi qui migliorate), un lavoro concreto (no camerieri, a meno che non siate camerieri da lungo tempo, ma senza Inglese non vi prendono), tanta pazienza nel cercare lavoro.