In equilibrio sulle Aran

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Riflettendo sulle Isole Aran una cosa mi ha sempre affascinato: la manifestazione di equilibrio che queste tre isolette mi rappresentano. L’equilibrio tra esseri umani e natura, declinato secondo molti aspetti. Le Aran sono storia e non lo sono. Le Aran dei Santi sono, in qualche modo, esistite. Anche se forse molte di quelle figure storiche (Enda compreso) non sono neanche esistite. Intanto, però, si trovano ancora i clochán e le rovine dei monasteri. Ma quelle pietre, quelle rovine, potrebbero essere tutt’altro, costruite in altro tempo, per difendere il bestiame o un campo di patate. Le Aran della Land War sono certamente esistite. Le stesse scogliere, la stessa teoria di riquadri di pietra e, poca, terra. Ma, come spesso la nebbia avvolge le tre vere isole, la nebbia del tempo fa sì che le Aran abbiano attraversato indenni monasteri, e soldati, latifondisti e castelli, forti preistorici e colonizzazioni culturali. Quelle pietre, quelle scogliere, sono lì tanto independenti dall’uomo quanto utilizzate dall’uomo. Da sempre le Aran sono state viste come un rifugio di un passato che, probabilmente, non è mai esitito. Da sempre le Aran sono uguali a se stesse, in perfetto equilibrio tra un futuro e una passato che, equidistantemente uguali, non esistono. Ci sono poi persone che si lasciano irretire da questa ragnatela spaziotemporale: di volta in volta, dalla preistoria a oggi, c’è qualcuno che si imbatte nelle Aran e non torna più indietro. Come se le Aran capissero che c’è bisogno di un nuovo sassolino per conservare la propria struttura e ti mettessero al posto giusto. E sai anche tu che quel posto è giusto. Le Aran allora, forse, usano le persone così come le persone usano le pietre dell’isola, quelle pietre che potrebbero essere lì come le vedi dal giorno prima o da tremila anni. Le pietre e le persone sono i due piatti di una bilancia in cui l’uomo e le isole sanno di doversi reciproco rispetto. Forse perché consapevoli del fatto che là fuori c’è chi ne sa e ne ha più di loro: il mare.

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Massimiliano "Q-ROB" Roveri writes on and about Internet since 1997. A philosopher lent to the IT world blogs, shares (and teaches how to blog and share) between Ireland and Italy.

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