Se nella stessa frase si mettono le parole “Irlanda” e “musica” in genere la parola successiva è U2. Ma il gruppo più vicino al cuore dei dublinesi è probabilmente The Frames, fondato da una persona unica, incredibile, eccezionale: Glen Hansard.
Glen Hansard: da Ballymun a Roddy Doyle, dall’Oscar a Bono
Nel 1987 un insegnante della scuola di Kilbarrack, quartiere della northside dublinese, pubblica con un editore locale, King Farouk Publishing, il suo primo libro. L’insegnante è Roddy Doyle, il libro è The Commitments.
Il libro è un successo immediato, tanto da diventare nel 1991 un film, diretto nel 1991 da Alan Parker. Di The Commitments e di quella che diverrà (sia con i romanzi, sia al cinema) la Trilogia di Barrytown con The Snapper (Bella Famiglia) e The Van (The Van – Due sulla Strada) abbiamo scritto moltissimo qui su Italish (l’abbiamo persino mappata su Google). Il passaggio dalla pagina allo schermo di The Commitments, però, data la storia tutta incentrata sulla musica, sulla nascita di una band soul dalla e nella Dublino proletaria, aveva bisogno non solo di una buona sceneggiatura e attori calati nella parte: aveva bisogno di veri musicisti! Tra essi, due delle Commitmentettes, ovvero Bronagh Gallagher e Maria Kennedy Doyle, hanno continuato una carriera tra cinema e musica (mentre Angeline Ball ha continuato a fare l’attrice). Alla chitarra, nel ruolo di Liam Outspan Foster (il soprannome deriva dalla omonima marca di arance, in riferimento al colore dei capelli tanto del personaggio quanto dell’attore che lo interpreta) c’è Glen Hansard. Glen ha, nel 1991, ventuno anni. Ha abbandonato la scuola a tredici anni e ha cominciato a suonare, sì Se tra i protagonisti Outspan è il più sfortunato (niente spoiler, ma stiamo parlando del libro con cui Roddy Doyle torna a raccontare Jimmy Rabbitte, il manager e fondatore della band, circa venticinque anni dopo: The Guts / La Musica è Cambiata), Glen Hansard è stato invece quello ad avere, dopo una lunghissima gavetta, più successo. E, ancora una volta, “grazie” al cinema… Once, Falling Slowly, l’OscarTra il 1991 e il 1993 aveva suonato come bassista per i The Frames John Carney, prima di dedicarsi al cinema diventando regista e sceneggiatore. Nel 2007 Carney chiama Glen Hansard e Markéta Irglová come protagonisti di Once: la sceneggiatura è dedicata alla vita di un busker dublinese che finisce per cercare il successo a Londra. Glen e Markéta hanno già iniziato a lavorare insieme, nel progetto The Swell Season, e sono anche impegnati sentimentalmente: sembrano perfetti per la storia. The Swell Season, sostanzialmente i The Frames con l’aggiunta della Irglová, lavorano anche alla colonna sonora del film. E Falling Slowly, il tema del film, vince l’Oscar come Best Original Song, insieme a Critics’ Choice Awards, Empire Awards, Grammy Awards, Independent Spirit Awards, Satellite Awards. Da allora in poi, il mondo può difficilmente non accorgersi di Glen. Anche se il progetto The Swell Season si interrompe, così come la relazione tra Glen e Markéta, il successo di The Swell Season prima e poi di nuovo dei The Frames è evidente. Le vette? Suonare come support band del tour 2007 di Bob Dylan in Australia e Nuova Zelanda, oppure,per Glen, condividere il palco con un altro dei suoi miti: Bruce Springsteen. Glen Hansard e DublinoE il successo ha fatto male a Glen? No. Decisamente no. Mentre ha cominciato a lavorare anche come solista, con Rhythm and Repose nel 2012 e nel 2015 con Didn’t He Ramble, ha continuato a supportare le charities locali, sensibilizzando il Paese sul problema degli homeless. L’attività più seguita in questo senso è l’organizzazione del concerto di beneficenza in Grafton Street per la vigilia di Natale, al quale ha partecipato ormai regolarmente anche Bono. La dublinesità di Glen Hansard è fuori discussione. La si apprezza nei live, la si apprezza nell’attenzione dedicata alla musica traditional, come queste meravigliose versioni di classici, come The Parting Glass: Oppure On Raglan Road (qui con Colm Mac Con Iomaire, violinista storico dei The Frames): E la si apprezza, ancora di più, quando Dublino stessa diventa protagonista. Con St Stephen’s Green per il bellissimo, commovente video di People All Get Ready: Lo struggente ritorno a Ballymun, in High Hope: E il Fairfield Park di Her Mercy:
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