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Donegal: due fantasmi al bancone
Era un fatiscente edificio blu. Le sue camere per gli ospiti, il suo ristorante e il suo immancabile pub erano polverosi e ormai abbandonati da tempo.
All’esterno le sue scritte apparivano sbiadite e una recinzione vi impediva l’accesso.
“Una Hop House per favore.”
“Non ce l’abbiamo.”
“Allora una Smithwicks.”
Il barista andò a spinarla e gliela mise sul bancone.
“Grazie.”
“Dove è stato oggi in questa piovosa, ventosa, fredda, soleggiata e calda giornata?”
Un sorriso illuminò il volto del giovane uomo seduto al bancone.
“In molti posti” rispose “ma alcuni mi sono rimasti impressi più di altri. Horn Head per esempio. In quel momento il sole brillava, le nuvole gli correvano intorno senza oscurarlo ed il mare era dello stesso azzurro del cielo. Il cielo era talmente limpido che sono riuscito a vedere Tory Island.”
“Tory Island.”
“Sì, l’antica isola che ospitava quei maledetti Fomori.”
“Per fortuna c’era Lúg.”
“Già, Lúg, che colpì Balor nel suo unico occhio e lo uccise… suo nonno. Ma ti immagini?”
“No.”
“Comunque, sempre in tema di leggende, ho poi visto il Doe Castle. Come ben sai, ogni castello ha la sua tragedia ed anche questo non è da meno. Si dice che Aileen Mac Sweeney, la figlia del proprietario del castello, si innamorò di Turlough O’Boyle, figlio dell’acerrimo nemico del padre. Una specie di Romeo e Giulietta irlandesi. Quando il padre di lei lo scoprì, imprigionò il povero ragazzo e lo torturò fino alla morte. Lei, dal dolore, si suicidò gettandosi dalla finestra.”
“Spaventoso. Poveri ragazzi.”
“Eh ma io li ho visti! Erano in barca, sorridevano e remavano insieme!”
“Sembra sia finita bene alla fine.”
“Assolutamente sì.” Fece una pausa per bere la sua pinta e poi continuò: “e il faro?”
“Quale faro?”
“Il faro di Fanad Head! Meraviglioso. E pensare che fu costruito dopo il tragico naufragio della HMS Saldanha nel 1812 al Louhg Swilly. La nave colpì le rocce, il suo scafo si spezzò in due e venne inghiottita dalle onde. Oltre 200 persone morirono. Il capitano fu trovato sulla spiaggia ma morì dopo che qualcuno provò a rianimarlo con il whiskey; poco dopo, qualcuno accidentalmente sparò a quello che risultò essere il pappagallo del capitano.”
“Con il whiskey.”
“Già, se non si è ripreso con il whiskey, stava proprio male.”
“Infatti è morto.”
“Comunque, a quel lago viene associata un’altra storia. Era il 23 gennaio 1917 quando il HMS Laurentic lasciò Liverpool con a bordo, oltre che all’equipaggio, un carico segreto di 43 tonnellate di lingotti d’oro.
“Interessante.”
“Il 25 gennaio 1917 fece uno scalo imprevisto alla base militare di Buncrana per sbarcare alcuni passeggeri malati per poi ripartire nel pomeriggio. Fu viaggiando verso Fanad Head che la nave si scontrò contro una mina nell’area di Lough Swilly e fu l’esplosione della seconda mina combinata con l’oscurità di quel giorno, che fece decidere al capitano ed ai sopravvissuti ad abbandonare la nave. Questa affondò velocemente ed i naufraghi iniziarono a remare verso il faro; purtroppo non tutti sopravvissero alla bassa temperatura.Vi erano 475 persone a bordo, ma solo 121 sopravvissero. I migliori sommozzatori vennero incaricati di recuperare l’oro.
Il recupero venne effettuato dal 1917 al 1924 per poi fermarsi (il costo era troppo elevato), l’ultimo venne effettuato nel 1934. Sembrerebbe che ne manchino ancora 20 all’appello.”
“Ma non erano 22?”
“Dipende dalla fonte storica… comunque, dal 25 gennaio 2017 i resti sono salvaguardati dall’UNESCO e considerati un cimitero della Prima Guerra Mondiale… non credo si possa andare indisturbati a caccia di lingotti d’oro.”
“E poi bisognerebbe essere sommozzatori professionisti.”
“Senza considerare, mio caro amico, che ormai non ce ne faremo nulla.”
Si misero a ridere insieme allo scoccare della mezzanotte; mentre lentamente diventavano meno consistenti, fino a sparire.
Si sarebbero trovati il giorno dopo, per altre pinte, per altri racconti di viaggio.
Dedicato a Claudio e Laura