diario irlandese: l'irlanda ti mette alla prova

Diario irlandese di Monica Gazzetta: “l’Irlanda ti mette alla prova” – prima parte

Sono una persona dalla verde anima esattamente come voi e vorrei raccontarvi della prima volta che misi piede sul suolo irlandese. Perché non conosco la vostra prima volta in Irlanda, ma la mia è stata memorabile.

E non mi riferisco ai paesaggi mozzafiato, alla gente dallo sguardo gentile o ai luoghi fiabeschi… La mia è stata una vera e propria iniziazione.

Atterro in perfetto orario a Dublino nel novembre del 2007 e seguo chi era con me sul volo.

Dovevo ritirare il bagaglio. Distese sul nastro trasportatore mi passano davanti valigie di ogni dimensione, forma e colore… Ma la mia?

Eccola! Ultima!

L’afferro e vedo che è accompagnata da un qualcosa: la sua ruota!! Dopo lo smarrimento iniziale, mi faccio forza e trascino la valigia fino all’autobus per Dublino.

Arrivo a Dublino e mi dirigo, a piedi, verso l’abitazione della mia amica che, gentilmente, mi ospiterà per un breve periodo. Sono talmente ubriaca di suoni, colori, persone e musica che attraverso la strada guardando dalla parte sbagliata. Un camion inchioda, suona il clacson e io mi piglio un infarto. Chiedo scusa e proseguo.
Arrivo davanti alla casa della mia amica e stanca per aver dovuto trasportare la valigia praticamente sollevata da terra, mi ci siedo sopra.

Aspetto e sorrido… Finalmente in Irlanda!

Respiro a pieni polmoni quando uno strano rumore mi fa voltare la testa. Eccolo lì il mio benvenuto irlandese: una nuvola di pioggia tutta per me. Mi passa sopra velocemente, lavandomi, per poi proseguire lungo la strada. Ma nooo! Quasi lo urlo. Un dubbio inizia a prendere forma nella mia mente.

Quando la mia amica mi vede, rimane sorpresa nel vedermi bagnata.

“Ma come… c’è il sole!”, mi dice lei ed io scuoto la testa.

Ridiamo.

Chiedo di fare una doccia e mi spiega come funziona “quella cosa con bottoni e manopole” attaccata al muro.

Perplessa mi spoglio ed entro. Uhm… il bottone per mettere in funzione… questo!

Lo schiaccio ma non succede nulla. Uno strano gorgoglio mi preoccupa, non esce acqua. Mi consulto con la mia amica. Cinque minuti dopo si arrende, dobbiamo chiamare il tecnico.

“Giuro che ho premuto solo un bottone!”, le dico. Con un’espressione dubbiosa mi propone di scaldare dell’acqua per lavarmi. “Ok, rispondo io”.

Dieci minuti dopo mi passa la prima pentola ma non fa in tempo a dirmi che forse è troppo calda che io me la sono già rovesciata sui piedi. Urlo di dolore e penso che questi sono segnali… Forse non è la mia terra, forse la calamita interiore che mi ha portata qui si è sbagliata.

Devo ancora visitarla, assaporarla, ascoltarla, parlarle; se questo è l’inizio, è un brutto inizio.

Riesco comunque a lavarmi e a chiacchierare con la mia paziente amica che nel frattempo è riuscita a recuperare una crema per “lenire il dolore da bruciatura”.

Decido, a un certo punto, di sedermi in terrazza con una birra e il mio diario di viaggio.

Volevo iniziare a scrivere qualcosa.

Volevo scrivere della verde terra che ti sorride quando ancora sei sull’aereo e guardi fuori dal finestrino, volevo scrivere delle note che hanno accompagnato la mia sfacchinata e volevo scrivere degli odori che vengono spazzati via dal vento.

Stappo una birra fredda, apro il quadernino e inizio a scrivere.

L’improvviso e assordante suono del campanello mi spaventa, urto la birra che cade sul quaderno, inzuppandolo.

È stato in quel preciso momento che ho capito di non essermi sbagliata e inizio a ridere.

Alzo la bottiglia di birra al cielo e con quello che rimane brindo all’Irlanda.

L’Irlanda ti chiede di prestare attenzione, di rallentare, a volte ti mette alla prova e ride. Per quanto mi riguarda, quel mio primo soggiorno irlandese è stato il migliore tra i tanti.

Se non sai sdrammatizzare, se non sai prestare attenzione e se non sai fare quattro sane risate in faccia all’imprevisto, l’Irlanda non fa per te. Prima o poi ti scoraggerai e l’abbandonerai.

diario irlandese: l'irlanda ti mette alla prova

Come ti mette alla prova?

Beh, dovete sapere che l’Irlanda aveva A in geografia e il suo argomento preferito era il tempo atmosferico…

Ma questo farà parte della seconda puntata.

Per ora, raccontatemi della vostra prima volta!

Slán tamaillín!

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