Diario d’Irlanda: 9 Agosto 2015

Ancora un post dal diario d’Irlanda di Martina Bonati.

9 AGOSTO 2015, 3.06

È vedere un cielo blu zaffiro che fa capolino tra le nuvole. È la punta della Spire illuminata. È il vento di mare che ti taglia la faccia e scuote i capelli.

Non ho trattenuto le lacrime quando dall’aereo ho visto la costa. Lei era sempre lì. Sempre bellissima, nonostante tutto, ormai, sia già noto ai miei occhi e ai miei sensi. Eppure non mi annoia. Anzi, mi fa innamorare ogni volta di più.

Non cambia nemmeno quella strana sensazione che ho vissuto la prima volta che ho toccato l’isola: sono ancorata a terra, ma qua il mio passo non è mai pesante, nemmeno quando trascino due trolley in salita.

Ho sbirciato la vita dentro le case, mentre da O’Connell Street risalivo tutta Dublino 1. Quella vita che desidero e so che non è un sogno.

È una realtà possibile. Quindi ancora più bella, ancora più vera.
Ora sono in ostello. Mi sembra di essere a casa.

E voi tutti siete qua con me, come vi avevo promesso. Ho messo le valigie in camera, sono andata al volo in bagno e subito dopo ho iniziato a scrivere per voi, in penombra, seduta nel corridoio.

Qua è pieno di italiani che mi guardano con la stessa faccia stranita che mi riservano in Italia. Mi salva il mio inglese scarso camuffato da un accento irriconoscibile.

Ma ora svelo la mia identità: alla reception c’è Salvo, italiano DOC, da 9 anni a Dublino per amore della musica. L’ho conosciuto ad aprile, qua in ostello, mi ha aiutato e mi sta aiutando tanto. Conosce i miei progetti. Mi ha riservato un caloroso saluto, in italiano.

Nei prossimi giorni credo che non mi concederà più una parola nella nostra lingua.

Vi abbraccio. E credo che stanotte sognerò di scrivere in inglese così come scrivo in italiano.

Buona notte a tutti voi, cuori irlandesi.

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