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Sono ovviamente molte di più le persone che conosci superficialmente di quelle che conosci profondamente. Banale corollario del teorema sempreverde della forbice tra quantità e qualità. Così ci sono molte (beh, relativamente parlando…) persone che credono che a me non piaccia il mare, o l’estate.
Però.
Però l’estate è la stagione in cui, fino a prova contraria, si viaggia di più. Quindi perché non dovrebbe piacermi?
Però la gran parte di viaggi, certo, pochi, che ho fatto avevano come direzione… un’isola. O l’isola di un’isola. O, così ci mettiamo anche un po’ d’Italia, isole o luoghi sul mare. Certo, è vero che può sembrare che non mi piacciano il mare o l’estate. In realtà non mi piacciono né il mare né l’estate per come passano nella città in cui abito.
Adoro il mare. Le spiagge che spariscono e ricompaiono a seconda della marea, due paesaggi al prezzo di uno. Adoro il concetto di isola, l’implicita modestia e il senso di finitezza che ne accompagnano il concetto. Quindi non è un problema di luogo ma di tempo, non è un problema di tempo ma di luogo. Starò a vedere, intanto, che cosa mi racconterà l’Isola questa volta. Nella città in cui abito, intanto, continueranno a credere che il mare e l’estate non mi piacciano.
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