Bray Head: un po’ di Connemara a due passi da O’Connell Street
Bray Head è la sommità del promontorio tra Bray e Greystones, due cittadine a sud di Dublino.
Il percorso a piedi che ha il suo apice a Bray Head è la dimostrazione del fatto che non c’è bisogno di allontanarsi molto da Dublino per finire immersi in paesaggi da fiaba, in quel “nulla positivo” che si associa più all’Ovest irlandese che non ai dintorni della capitale.
Da Bray a Greystones (via Bray Head) camminando
Come arrivare a Bray?
Arrivare a Bray è facilissimo anche con i mezzi pubblici. Dublin Bus ha recentemente creato la linea 155, che collega la periferia nord e il centro di Dublino con Bray.
Il viaggio in bus è piuttosto lento, ma conveniente, ed è l’occasione per attraversare i sobborghi sud dublinesi, magari per ulteriori esplorazioni.
l’alternativa più veloce in termini di mezzi pubblici è la DART, la metropolitana di superficie di Dublino.
La vostra stazione di arrivo deve essere Bray, oppure Greystones, se decidete di intraprendere la camminata risalendo verso nord (attenzione: il 155 non arriva a Greystones).
Camminata? Camminate!
Sì: i percorsi sono due. La lunghezza di entrambi è di circa nove chilometri: quello che cambia è la difficoltà del percorso e il paesaggio che incontrerete.
Il percorso più facile: “The Cliff Walk Bray to Greystones”
La camminata della scogliera tra Bray e Greystones, appunto The Cliff Walk Bray to Greystones, segue in gran parte la ferrovia che collega le due cittadine, e Dublino con il sud dell’Irlanda.
A farla da padrone è il mare: il sentiero è generalmente facile da percorrere e gli scorci con vista mozzafiato sono numerosi.
In questo caso il percorso a piedi, dalla stazione di Bray (dove ferma anche l’autobus) alla stazione di Greystones è quasi esattamente otto chilometri e mezzo; sette chilometri quasi esatti se siete in auto e parcheggiate all’inizio del sentiero.
Vi faranno compagnia gli acquatici che stanziano nella zona, come, oltre alle varie specie di gabbiani, cormorani e aironi. In zona sono avvistabili anche falchi peregrini e falchi smerigli.
Di tanto in tanto vi faranno compagnia anche i treni, che sbucano dalle gallerie…
più di una volta avrete il senso della vertigine della scarpata. Ma questo è niente rispetto all’altro percorso…
Il percorso più difficile: su verso Bray Head
Il senso della vertigine, dicevo. Ecco: a un certo punto, sull’altro percorso, avrete la stessa sensazione. Solo che sarete un centinaio di metri più in alto…
Il percorso iniziale è lo stesso, ma, dopo appena qualche centinaio di metri (e solo qualche decina partendo dal parcheggio), si comincia a salire. Il sentiero per raggiungere la vetta del promontorio è indicato chiaramente sulla vostra destra.
È indicato chiaramente anche il fatto che alcuni tratti del sentiero sono treacherous, pericolosi. Non è una esagerazione, perché alcuni punti sono effettivamente molto scoscesi, altri insidiosi a causa delle radici.
Sì, perché se la vegetazione delle scogliere è in genere “orizzontale”, una zona del promontorio è riparata, e quindi adatta a ospitare gli alberi.
Saranno gli alberi ad accompagnarvi quasi fino alla sommità, dove torneranno a farla da padrone la roccia, il ginestrone e l’erica.
Sarete fieri di essere arrivati sulla cima, e rimarrete affascinati dal panorama veramente stupendo, che spazia fino a Howth e alle montagne di Wicklow.
Il bello è che… il bello deve ancora venire!
Soli tra cielo e mare (con l’eccezione di mucche e cavalli)
Costeggiando la sommità del promontorio, proseguendo in direzione sud, troverete un cancello. Il cancello è chiuso e serve a tenere gli animali dentro.
Sì, perché, come recita il cartello appeso sul cancello, da lì in poi si è in una zona di pascolo, dove si entra a proprio rischio e pericolo e dove sono liberi mucche, tori e cavalli.
Siamo stati fortunati: niente tori.
Da quel cancello inizia un viaggio che è a parte.
Chi ama e conosce l’Irlanda dell’Ovest sa di che cosa parlo ma dovrà anche ammettere che questo lembo di territorio, a soli ventitré chilometri dall’O’Connell Bridge, non ha assolutamente niente da invidiare al burren della contea di Clare o ad alcuni scordi del Connemara.
L’ideale è scegliere un giorno feriale per essere ancora più soli con la natura. Una natura brulla, fatta di toni di colori e di pochi suoni che rompono il silenzio.
Una natura ferita, anche: dagli incendi che lasciano una desolazione che a Beckett, nato a qualche chilometro da lì, deve essere piaciuta un sacco: non mancano certo gli scheletri di alberi in attesa anche di una sola foglia.
Un campo da golf e il primo B&B vi riporteranno nella realtà umana. Se siete troppo stanchi, fortunatamente troverete presto le fermate, in direzione sia Greystones sia Bray, dell’84 e 184.
Qualche consiglio
Assicuratevi di avere scarpe molto comode, possibilmente da trekking. Portatevi una borraccia.
Se avete molto tempo, se siete in buona forma, oppure se avete tempo per tornare, completate entrambi i percorsi: sarà una sensazione strana quella di “vedere” il percorso già fatto, un centinaio di metri sopra o sotto di voi, da una prospettiva completamente diversa.
E ricordatevi di non lasciare traccia del vostro passaggio. Lasciate il “nulla positivo” così come è, per il prossimo che vorrà goderselo.