maxorover

Ebbene sì. Max O'Rover parla anche Italiano. E in Italiano scrive. Un Irlandese con la geografia contro, ecco chi è Max O'Rover. Il falso vero nome (quindi vero o falso?) di Max O'Rover è, ovviamente, in Irlandese: Mach uí Rómhar. "Rómhar" è il ventre, ma anche il ventre della terra, quello in cui crescono i semi, in cui nascono gli alberi. Mica male per essere uno che non esiste, avere un cognome così evocativo. Prima o poi la scriverò, la vera falsa storia degli uí Rómhar. La storia del perché ci hanno cacciato via. Una storia fatta di boschi sacri che non abbiamo difeso, di maledizioni scagliate contro di noi da Boann. Un pugno di druidi falliti costretti a scendere a sud. Fino a che la maledizione sarà spezzata. Fino a quando potremo tornare. Quando sono in pausa pranzo, ogni giorno, mangio una mela. Non getto mai i semi della mela nella spazzatura. Li getto nel prato. Perché sotto sotto ci credo, alla maledizione. Mi ricordo la maledizione. Ma non ricordo quanti alberi devo far crescere: dieci? Mille? Un milione? Intanto continuo a gettare i semi nel prato, e ad aspettare il ritorno a casa.

Còlla

Ci sono alcune persone che vengono segnate dal destino. Con segnato dal destino io significo: il destino ti gioca uno scherzo che non ti dimenticherai mai. Un esempio: prendete un’astronauta. Io non ho mai voluto essere un’astronauta. Non me lo ricordo neanche più cosa volevo diventare.

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Al Sud

C’è una zona dell’Irlanda che conosco poco. Il sud. Le contee che iniziano con il doppio W, e poi non conosco Athlone e i laghi centrali. Ma continuo a sognarmela questa Irlanda, è come se mi chiamasse.

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Acque nere

Lontano da casa. Ogni mattina, il fosso. La mia vita lavorativa non si determina in spostamenti professionali, ma geolocali. Sono sceso più a valle lungo il fosso. In estate (e l’estate quaggiù dura un sacco di tempo…) il fosso pullula di zanzare tigre. C’è gente che deve anche viverci, accanto …

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Irlanda 2011: il mostro è solo

La notizia è semplice, e neanche troppo interessante: recita “Lighthouses to stop sending fog signals” e la trovate qui, sull’Irish Times. Che succede: nell’era della localizzazione globale (qui nel senso di avere sempre qualcuno che ci dice dove siamo) il corno da nebbia non ha più senso d’esistere: non è …

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Sogni e Risvegli

L’unico autore che mi viene in mente che scrivesse direttamente dei suoi sogni è H.P. Lovecraft. Ce ne saranno a migliaia che non mi vengono in mente, ma non è questo il punto: a me, viene in mente lui. In un’altra vita ho scritto qualcosa su di lui. Ora… Voi …

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