maxorover

Ebbene sì. Max O'Rover parla anche Italiano. E in Italiano scrive. Un Irlandese con la geografia contro, ecco chi è Max O'Rover. Il falso vero nome (quindi vero o falso?) di Max O'Rover è, ovviamente, in Irlandese: Mach uí Rómhar. "Rómhar" è il ventre, ma anche il ventre della terra, quello in cui crescono i semi, in cui nascono gli alberi. Mica male per essere uno che non esiste, avere un cognome così evocativo. Prima o poi la scriverò, la vera falsa storia degli uí Rómhar. La storia del perché ci hanno cacciato via. Una storia fatta di boschi sacri che non abbiamo difeso, di maledizioni scagliate contro di noi da Boann. Un pugno di druidi falliti costretti a scendere a sud. Fino a che la maledizione sarà spezzata. Fino a quando potremo tornare. Quando sono in pausa pranzo, ogni giorno, mangio una mela. Non getto mai i semi della mela nella spazzatura. Li getto nel prato. Perché sotto sotto ci credo, alla maledizione. Mi ricordo la maledizione. Ma non ricordo quanti alberi devo far crescere: dieci? Mille? Un milione? Intanto continuo a gettare i semi nel prato, e ad aspettare il ritorno a casa.

MO’R e il Grande Vecchio

Dublino, 10 agosto. Qualche giorno fa Paulo Coelho ha avuto la bella idea di andare a sfrugugliare nell’alveare letterario grande come un continente che risponde al nome di James Joyce scatenando un bel vespaio. Si sa benissimo che, quando non si parla di letteratura ma di mercato dei libri, vale …

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MO’R e la boxe

Dublino, 9 agosto. Oggi è stata la giornata di Katie Taylor. La ragazza pugile di Bray ha vinto la medaglia d’oro nei Pesi Leggeri alle Olimpiadi. Il Paese era a sbirciare nei pub per vedere come andava. La febbre per la ragazza di Bray che picchia duro ha colpito un …

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MO’R e l’ultimo ritorno

Dublino, 8 agosto. Se continua così le probabilità che assumano il tipo sono tante quante quelle che i miei libri diventino dei best-seller. No, peggio: tante quante quelle che io mi metta a scrivere di lepricauni simpatici e pentole d’oro. Devo dare atto al tipo che ha una gran costanza …

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MO’R e… Irlanda: questa volta è una cosa seria

Parafrasando l’allenatore della nostra squadra di calcio (sport che non seguo) non dovrei dire gatto finché non è nel sacco. Nondimeno, in questi giorni non riesco a pensare ad altro. Alla mia, alla nostra, relocation in Irlanda. Domani torno a Casa. Le probabilità di rimanerci (finalmente!) non sono mai state …

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Di Rugby, di onde e di sogni

E così mi trovo di nuovo in Irlanda. Una scuola di rugby e la costa, la solita costa, quella dell’Isola, battuta dalle onde, dal mare in tempesta. I sogni non mentono (nascondono, spesso, ma non mentono mai) e quindi per me deve essere veramente importante la linea di confine caotica …

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