Isole Aran: Ar… an rothar

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Ar an rothar significa ‘in bicicletta’, by bike. Ce lo scrisse su un biglietto Shirley, del B&B sotto l’Errisbeg, insieme al nome di uno scrittore irlandese che non conoscevamo ancora, John McGahern. La bici è il mezzo più bello per esperire al meglio l’Irlanda, anche se, ovviamente, richiede una preparazione (almeno un minimo) e un equipaggiamento di conseguenza.

Pioggia d’Irlanda

Nel 2007, in Connemara, dovemmo rinunciare a una tappa a causa di una tempesta di pioggia e vento. Una di quelle, per intendersi, in cui piove in orizzontale e la bici è come costantemente sbattuta contro un muro, diventando di piombo (anche se, forse, con un equipaggiamento migliore avremmo potuto farcela…). Sulle Aran la scelta della bici è ancora più logica, perché il traffico è veramente ridotto al minimo: grazie tante, ci sono solo due strade, su cui passano anche gli animali e i trattori, oltre alle bici e ai carretti acchiappaturisti!

Inoltre, Inishmore, che pure è la più grande delle Isole Aran, è veramente piccola: meno di quattordici chilometri di lunghezza, da estremità nord-ovest a estremità sud-est, e circa quaranta chilometri di perimetro (comprendendo la parte impraticabile anche per le bici, a meno di non voler fare i fenomeni con la MB e rischiare di precipitare in mare…).

isole aran in bici

Isole Aran in bici: si può!

Quindi, quando arrivate a Killronan con la nave o con il famoso aeroplanino, noleggiate una bici e per il resto prendetevela comoda, perché per arrivare in un posto c’è un altro modo ed è questo il modo migliore! Per quanto sia difficile, evidentemente, farlo capire a una massa di composti carbonici che preferiscono unmilioneeduecentomila morti per incidente d’auto all’anno…
La sensazione di libertà che si prova sulla bici è assoluta, e amplificata ancora di più dall’apprezzamento di quanto ci si possa sentire liberi su un’isola.

Perché l’isola è associata all’isolamento, appunto, al confino, all’abbandono o alla fuga. Invece è su un’isola che si può comprendere il senso profondo della propria libertà, che non esiste se non insieme a quella degli altri. E non riesco a immaginare isola più adatta di Inishmore per consentire al nostro io migliore di godersi questa rivelazione. Non dimenticatela, poi: cercate di portarla con voi sulla via del ritorno.

About QRob

Massimiliano "Q-ROB" Roveri writes on and about Internet since 1997. A philosopher lent to the IT world blogs, shares (and teaches how to blog and share) between Ireland and Italy.

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