#dublinfrombehind è un esperimento social che utilizza Instagram per raccontare una Dublino diversa. La Dublino del dietro le quinte, tra malinconia, rancido di birre sprecate, strade deserte. Un esperimento a cui tutti voi potete partecipare, se volete.
#dublinfrombehind: il “retro” di una storia d’amore
Condivido esperienze e disastri con la stessa persona dal 1987.
Certe volte sembra ieri, e invece sono quasi trent’anni. Dal 1999 c’è un terzo incomodo. Incomoda.
Del resto l’hanno sempre definita femmina: Éire, la Caitlín Ní Uallacháin di Yates e di Lady Gregory.
L’Irlanda.
Si può amare un luogo?
Io penso di sì. A me è successo.
Ci sono persone importanti nella tua vita, ci sono luoghi importanti nella tua vita. Se amore significa ricordarsi di quanto qualcuno sia importante per la tua vita, forse è amore ricordarsi di quanto anche un luogo possa essere importante per la tua vita.
Un altro lato di ciò che si può riassumere sotto la parola amore è l’amare le imperfezioni, i difetti, di ciò che si ama.
E, ancora una volta, questo credo possa valere tanto per le persone quanto per i luoghi.
Da quando vivo a Dublino, ovviamente, la mia percezione della città è cambiata. Una cosa non è cambiata, però: l’avevo considerata casa mia ancor prima di viverci, e adesso quella sensazione non è stata scalfita dal tempo.
Anzi.
E, da quando vivo a Dublino, di tanto in tanto mi soffermo a osservarne le smagliature, i difetti. Che forse, o, almeno, mutatis mutandis, sono gli stessi che a Joyce facevano appiccicare a Dublin tanto l’etichetta di dear quanto quella di dirty.
Che comunque a Joyce Dublino, alla fine, abbia fatto un pessimo effetto, così da starsene alla larga il più tempo possibile, è storia nota. Ma è anche un’altra storia.
C’è però in questa Dublino vista da dietro le quinte, quando la luce sfolgorante (l’ho sempre detto: a Dublino la luce sfolgora. Quando c’è, almeno. Quando non c’è il buoi delle nuvole o quello del solstizio di’inverno) mette a nudo i difetti, una diversa bellezza da osservare.
Quella bellezza diversa che è, è vero, negli occhi di chi guarda.
E infilare bellezza dove altri non la vedono è, sì, un atto d’amore.
Mi rendo conto che questo è uno dei tanti (troppi?) post di ItalishMagazine che potrebbe far storcere il naso a chi, dell’Irlanda, interessa solo sapere il prezzo di una birra a Temple Bar e come prenotare un volo Ryanair…
Ma ItalishMagazine è nato per raccontare una storia.
E, guarda caso, è stato uno scrittore irlandese a dire che
tutte le storie sono storie d’amore.
Se lo spirito di #dublinfrombehind fa parte anche della vostra Irlanda, questa storia sarà un racconto condiviso.
Intanto, la nostra #dublinfrombehind la trovate qua sotto.
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