Naomi Berrill è un’artista ideale per Italish, un trait d’union artistico e musicale fra Italia e Irlanda, tra Galway e Firenze, fra Toscana e Connemara.
Nata a Galway, eccellente violoncellista e cantante, 9 anni fa Naomi si trasferisce in Italia, dove si sposa e mette su famiglia. Nel frattempo, nel nostro paese collabora con artisti come il violoncellista Giovanni Sollima, la band pop La Crus, Stefano Benni ed il coreografo Virgilio Sieni.
1. Naomi, oltre a canto e violoncello, ti esibisci anche alla chitarra e concertina; lasciamo che sia tu a presentarti ai nostri lettori ed a raccontare cosa c’è dietro al tuo profondo amore per la musica.
Crescendo vicino alla costa ovest d’Irlanda, ho avuto la fortuna di respirare in prima persona la musica tradizionale Irlandese. Ho suonato in sessions ed ho frequentato lezioni di musica dopo la scuola. Ricordo che portavamo con noi una musicassetta e registravamo il nostro insegnante che suonava un ‘jig’ o un ‘reel’ per noi; poi lo ascoltavamo e lo imparavamo ad orecchio per la lezione successiva.
L’istruzione musicale classica è invece iniziata a casa, dove i miei genitori avevano una piccola scuola musicale; erano anche i direttori musicali di una società amatoriale di musica a così mi portavano con loro insieme ai miei fratelli alle prove la domenica pomeriggio. Conoscevamo a memoria ogni canzone!
A 18 anni mi sono trasferita in Scozia per studiare violoncello classico al Royal Scottish Conservatoire di Glasgow. In quel periodo, cantavo e suonavo anche nel corso di sessions settimanali di musica folk Scozzese, ed iniziai ad interessarmi alla musica Jazz. Alcuni miei amici avevano un gruppo jazz e mi chiesero di suonare con loro per alcuni concerti; fu un’esperienza davvero divertente.
Quindi, per rispondere alla tua domanda: per me, la musica è profondamente legata ai giorni della mia giovinezza, ai ricordi del periodo in cui sono cresciuta in Irlanda ed ai miei primi emozionanti giorni da studente in Scozia. Il mio amore per la musica e per il suo potere è iniziato là.
2. Alcuni anni fa ti sei poi trasferita in Italia, dove hai incontrato diversi artisti e suonato con loro; cosa ha motivato questa tua decisione? Guardando indietro, che cosa pensi di quella scelta? E cosa più ti manca dell’Irlanda?
Dopo essermi laureata, mi sono trasferita in Italia per continuare i miei studi in violoncello classico. Volevo anche essere più vicina ad Alessandro, che avevo incontrato mentre lavoravo ad Edinburgo al Fringe Festival e che è poi diventato mio marito. Nove anni dopo, abbiamo un bel bambino di 2 anni, Pietro, io sono ancora qua, e devo riconoscere che la vita in Italia sembra fatta proprio su misura per me!
Le cose che mi mancano dell’Irlanda sono: la mia famiglia ed i miei amici, la selvaggia e ventosa costa Ovest, oltre alla speciale atmosfera che si crea fra amici e gente del posto nel corso delle lunghe e frequenti serate di musica in pub come il Campbell’s Tavern, Headford, nella contea di Galway.
Come conseguenza del sentiero che ho deciso di percorrere nella mia vita, ho avuto parecchie interessanti esperienze musicali. Queste vanno dal suonare in un quartetto d’archi e partecipare ad un corso master di musica da camera a Basilea, al partecipare a performance musical-teatrali con Musicamorfosi, al frequentare corsi di musica sperimentale, jazz, di quartetto d’archi al Banff Centre in Canada. Ho anche avuto il piacere di comporre e suonare insieme a grandi attori e compagnie di danza nel corso di alcuni famosi festival Italiani, come quello di Spoleto e la Biennale di Venezia.
3. Ho saputo che il tuo primo album è prossimo all’uscita; ti andrebbe di parlarcene un po’ e di anticiparci qualche brano che hai scelto di inserire?
Sono molto emozionata per l’uscita di questo CD che ho appena finito di registrare e che dovrebbe essere pronto in meno di un mese! Tutte le tracce sono miei arrangiamenti per violoncello e voce: pezzi che amo tanto e che credo siano particolarmente adatti per essere suonati con violoncello e voce.
Troverete un pezzo per pianoforte di Schumann, un adattamento di una melodia di Borodin, un’antica canzone folk Irlandese ed una vivace Bossa Nova. Mi sono divertita tanto ad adattare le caratteristiche della mia voce e del violoncello a questa collezione decisamente eclettica e penso che chiunque l’ascolterà potrà trovare qualcosa di suo gradimento.
4. Che tipo di musica ascolta Naomi Berrill? Cosa c’è in questo momento sul tuo MP3 player o lettore CD?
Nel mio mp3 ci sono un bel po’ di stili musicali diversi: classici scritti da Purcell, Bach e Schumann; Brahms Quartets così come il Dave Douglas Jazz Quartet; gruppi Irlandesi come Yurodny, Ensemble Éiriu e The Whileaways; cantanti e compositori come Nina Simone, Aimee Mann, Lisa Ekdal, Charlie Winston, Pascal Pinon, Elis Regina, Joan As Police Woman, Avishai Cohen, Blossom Dearie e le cantanti Irlandesi Lisa Hannigan e Julie Feeney.
5. Qui a Italish siamo innamorati della cultura Irlandese, in generale. Hai qualche suggerimento da dare a uno straniero in merito a libri o scrittori dell’Isola di Smeraldo che dovrebbero essere letti per capire meglio il popolo Irlandese?
Da musicista, amo il ritmo e la metrica di famosi poeti Irlandesi come Yeats e Wilde. Sono anche particolarmente interessata al lavoro di giovani scrittori Irlandesi contemporanei che rispecchiano la situazione attuale in Irlanda. Ho appena concluso ‘The Spinning Heart’ di Donal Ryan ed il libro ‘A Girl is a Half-Formed Thing’ di Eimear Mc Bride è il prossimo nella lista! Ammiro il lavoro delle piccole case editrici indipendenti: ce ne è una speciale a Dublino che è chiamata ‘The Lilliput Press’ dove vengono organizzate anche soirées musicali. Avrò il privilegio di suonarvi in concerto il prossimo 28 Settembre.
6. Italia – Irlanda: sembra ci sia un legame speciale tra i due paesi (almeno dal nostro punto di vista), a iniziare dai nostri antenati immigrati che si incontrarono sulle strade per e dell’America. Vivendo in Italia forse sei in una posizione migliore di molti altri a cui lo abbiamo chiesto. È così? Cosa ti piace della vita in Italia?
Beh, ovviamente il cibo! Pane tostato con olio di olive fresco ed aglio, coccoli con stracchino e prosciutto crudo ed un bel bicchiere di vino rosso, e naturalmente la cucina della mia grande amica Cristina Pettiti (ricettedistagione.tumblr.com ) … Ma alcuni ingredienti fondamentali per la cucina Irlandese sono difficili da trovare qui: burro salato, buttermilk (latticello), e self-raising flour (farina con lievito in polvere)!!!
Oramai sono abituata al caldo ed al sole Italiano, ma non c’è nulla che mi dia energia ed ispirazione come il vento bello forte che soffia dall’Oceano Atlantico sulle costa Ovest.
7. Progetti per il futuro ? Cosa ti piacerebbe fare da grande?
Beh, da grande… come Kathleen, la mia nonna Irlandese, mi cantava “che sarà sarà , whatever will be will be…”
È impossibile avere sotto controllo tutto ciò che il futuro ha in serbo per noi, ma credo anche che se tu hai le idee chiare, mete ed obiettivi precisi, si può fare molto!
I miei progetti futuri sono legati a un secondo CD con mio materiale originale, ad ulteriori studi della musica Barocca e Rinascimentale (mi piacerebbe imparare a suonare il liuto o la nickelharpa), alla pubblicazione di un CD ed un libro di canzoni per bambini (al momento sto lavorando con bambini Italiani dai 3 ai 5 anni, insegnando loro l’Inglese attraverso canzoni, strumenti musicali e filastrocche)… E mi piace pensare che potrei accompagnare il mio pubblico lungo un percorso che gli permetta di spostarsi da un genere musicale ad apprezzarne un altro, insieme a me.
Esce oggi venerdì 10 ottobre, solo per l’Irlanda il nuovo e primo disco di Naomi Berrill prodotto da Musicamorfosi, “From The Ground”.
Naomi sarà in Italia per la presentazione del disco a novembre 2014.