The Wooden Legs

What are you looking for? – 7 Domande 7 a The Wooden Legs

Il nostro viaggio estivo fra le band di musica Irlandese (e dintorni) su e giù per lo Stivale continua; la nostra nuova tappa è Trieste, dove incontriamo Alice e i suoi scatenati compagni dei Wooden Legs.

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  1. The Wooden Legs: volete presentarvi ai nostri lettori? Qui dove ci nutriamo di whiskey e Musica Tradizionale Irlandese siamo curiosi di saper come sia nata la vostra passione per questo genere musicale e come si sia sviluppata.

Siamo una band di Trieste attiva ormai da 7 anni. La formazione attuale vede Giovanni Settimo alla voce e alla chitarra, Andrea Monterosso al violino, Alice Porro ai flauti e ai whistles, Anselmo Luisi al bodhran, alle percussioni e alla batteria e Giovanni Gregoretti al basso, contrabbasso e mandolino.

Nella nostra città abbiamo la fortuna di avere un bellissimo festival di musica e cultura celtiche ed irlandesi: il Triskell che, giunto alla sua quindicesima edizione, ci ha cresciuti portando per dieci giorni all’anno moltissimi gruppi da tutta Europa a casa nostra. Da qui è nata la voglia di approfondire la conoscenza del genere che ci ha portati all’ascolto delle band più note e considerate i pilastri di questa cultura, ma anche alla conoscenza di musicisti a noi più vicini.

Nel 2008 siamo saliti per la prima volta su quel palco che da ragazzini ci sembrava un miraggio (quest’anno è stata la nostra sesta volta!) e questo ci ha aiutati a farci conoscere dando il via a una serie di concerti nei più importanti festival del nord e centro Italia e ci ha portati a suonare anche in Austria, Germania, Slovenia e Croazia. Abbiamo inoltre suonato in numerosissimi pub e continueremo sempre a farlo, perché l’atmosfera che si crea in ambienti più piccoli e raccolti è sempre speciale ed è probabilmente più vicina a quello che la musica irlandese rappresenta.

  1. A maggio di quest’anno è uscito il vostro secondo album, “What are you looking for?” Sono curioso di capire come avete selezionato i brani; sono tutti pezzi tradizionali o ci sono anche vostre composizioni originali?

L’album contiene tre brani tradizionali e otto nostre composizioni che si ispirano, in modi differenti, alla musica irlandese. 

  1. Su Italish abbiamo parlato molto della scena musicale Irlandese in Italia, anche con qualche accusa (peraltro, da me condivisa) da parte di chi pensa che sotto questa etichetta vengano catalogati musicisti che nulla hanno a che fare con la musica Tradizionale; chi sono i musicisti che apprezzate e con cui avete suonato o vorreste farlo sulla scena musicale Italo-Irlandese?

Certo anche noi potremmo essere accusati di non essere fedeli alla tradizione irlandese dai “puristi”. Noi amiamo questa musica e cerchiamo di approfondirne costantemente la conoscenza; vero è però che fa parte di una cultura ed una tradizione che abbiamo scoperto dopo aver ascoltato altro, essendo nati in un ambiente differente. Tentare di suonare esattamente come un irlandese sarebbe un po’ una finzione. Tutti noi abbiamo frequentato il conservatorio e abbiamo amato il rock e il metal da adolescenti: è naturale che questo si senta nella nostra musica, non lo nascondiamo né ce ne vergogniamo. Non diciamo di suonare filologicamente musica irlandese, sarebbe falso: ci ispiriamo a essa e la portiamo al nostro pubblico arricchendola (capiamo ci possa essere qualcuno che direbbe “rovinandola”) del nostro bagaglio culturale.

I musicisti italiani di questo genere con cui abbiamo condiviso il palco con più gioia sono stati Massimo Giuntini che tempo fa ci ha dato anche dei buonissimi consigli e, conosciuto di recente, il musicista Italiano Martino Vacca adottato da un fantastico gruppo per il resto tutto irlandese: i Full Set.
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Ed ora le nostre 4 classiche domande:

  1. Che musica vi piace ascoltare? Che cosa c’è nel vostro lettore MP3, oltre a “What are you looking for?” ovviamente ?

Domanda difficile! Ognuno di noi ascolta molta musica e assai varia, elencare le nostre playlist sarebbe lungo e tedioso. Possiamo raccontare cosa ascoltiamo nei lunghi viaggi in furgone: musica tradizionale irlandese “vecchio stampo” (The Dubliners, The Clancy Brothers, The Chieftains….), i cd dei gruppi che incontriamo ai festival, gruppi irlandesi come i Lùnasa, un gruppo che ci piace molto è quello polacchi Beltaine. Ma non mancano la musica classica, il prog, qualche cd jazz, alcuni cantautori… Infine alle volte rispolveriamo i cd dei nostri trascorsi metallari per farci una risata! 

  1. Qui ad Italish amiamo parlare più in generale di cultura Irlandese. Avete qualche suggerimento su libri, scrittori e/o musicisti che pensi potrebbero aiutare uno straniero a comprendere meglio gli Irlandesi e la loro terra?

Siamo di Trieste, James Joyce ha vissuto per dieci anni nella nostra città e qui ha scritto alcuni suoi testi importantissimi. Siamo orgogliosi di aver suonato per inaugurare un ponte che porta il suo nome ed ogni anno partecipiamo alle manifestazioni per il Bloomsday che qui da noi è sempre un evento spettacolare. Crediamo sia uno splendido, forse non del tutto casuale, legame. 

  1. Italia – Irlanda: sembra ci sia un legame speciale tra i due paesi (almeno dal nostro punto di vista), a iniziare dai nostri antenati immigrati che si incontrarono sulle strade per e dell’America. Siete d’accordo con questa considerazione? Cosa credete accomuni queste due popolazioni?

Viviamo in una città di mare, con un porto e con alte scogliere, che ha vissuto vicende storiche assai particolari. Crediamo che alcune sensazioni che ci portiamo dentro siano assai vicine a quelle di alcuni luoghi d’Irlanda, forse è una questione di storia e geografia, ma ci piace pensare che ci sia dell’altro.
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  1. Cosa vorreste fare da grandi? Quali sono i vostri progetti per il futuro?

In un bel film abbiamo sentito questa frase: “Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.” Dunque per il momento proveremo a rimanere interessanti, e cercheremo di portare in giro la nostra musica il più possibile… La nostra fantasia? Eseguirla in Irlanda!

E con questa citazione di “The Big Kahuna” salutiamo Alice ed il resto dei The Wooden Legs, con la speranza di incontrarli presto in qualche pub, magari d’Irlanda.

About Aindrèas Ridire

Amante d’Irlanda, viaggiatore per professione, viaggiatore per hobby, mastro libraio e topo di birreria, consumatore compulsivo di libri gialli e di Harp e Smithwick’s, afroirlandese nell’animo, ha lasciato il suo cuore in Donegal mentre il suo corpo vaga fra le strade del vino della Trinacria, si emoziona e studia al suono di violini, uilleann pipes, arpe, e bodhrán, innamorato della vita e della sua compagna per la vita.

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